Le news di sTRANO nETWORK

In relazione ai fatti che vedono minacciata la liberta' di Informazione dei Media indipendenti riteniamo opportuno rinviare questo manifesto nella usa forma sintetica


MANIFESTO PER LA LIBERTA' DELLA COMUNICAZIONE ELETTRONICA NEL TERZO MILLENNIO

LIBERTÀ DELL'INFORMAZIONE

  • Lo scambio libero e senza alcun ostacolo dell'informazione e l'esercizio
    della comunicazione orizzontale ed interattiva realizzati con tutti gli
    strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione sono elementi
    essenziali delle nostre libertà fondamentali e devono essere sostenuti in
    ogni circostanza.
  • L'informazione vuole essere libera: appartiene a tutto il mondo, essa è
    prodotta da e per tutto il mondo e l'accesso all'informazione non deve più
    essere diritto esclusivo di un'elite o di un gruppo privilegiato.
  • La proprietà delle reti non deve essere sotto il controllo di monopoli o
    oligopoli privati o pubblici. La comunicazione e l'informazione devono
    essere di tutti. Il popolo delle reti deve essere in grado di controllare e
    partecipare alle scelte gestionali di coloro che posseggono le reti.
  • La comunicazione non può essere regolamentata da privati né essere di loro
    proprietà. Gli utenti hanno diritto di autogestire in rete risorse
    telematiche s
    econdo criteri di autoregolamentazione.
  • L'informazione deve essere accessibile a tutti, e tutti devono poter
    inserire le proprie informazioni in rete.
  • Le semplici possibilità di accesso tecnico alle informazioni non sono
    sufficienti a garantire la libertà delle persone. Le persone devono essere
    lasciate libere di dotarsi e di utilizzare gli strumenti critici e cognitivi
    necessari per elaborare le informazioni a cui accedono, per rivestirle di
    senso e per trasformarle in comunicazione significativa.
  • Le persone non sono terminali passivi di un flusso informativo organizzato
    dall'alto. La loro libertà consiste nel produrre azione e comunicazione
    sociali libere da pregiudizi e discriminazioni di razza, di sesso o di
    religione, anche quando queste dovessero andare contro gli interessi
    economici o politici costituiti.

BBS

  • riconosciamo l'utilità pubblica dei Bulletin Board System e di ogni forma
    di comunicazione a carattere amatoriale e comunitario, di cui amiamo
    l'autonomia di gestione dell'informazione, e la libertà dai grandi oligopoli
    mediatici ed editoriali.
  • L'attività dei BBS non deve essere sottoposta ad autorizzazioni o censure,
    e deve essere riconosciuta a tutelata in quanto strumento di utilità sociale
    per la libera manifestazione del pensiero.

TECNOLOGIA

  • Gli standard di comunicazione in rete devono essere il frutto di una
    decisione globale e diffusa non di una politica economica imposta da un
    gruppo di potere ristretto. Le tecnologie e la loro conoscenza non devono
    sottostare a controlli e politiche economiche che ne frenino la
    distribuzione o produzione globale.

PRIVACY

  • Deve essere consentito l'anomimato e tutelata la privacy di ogni utente.
    Gli utenti delle reti telematiche hanno il diritto di difendere la loro
    privacy e i loro dati personali con tutti i mezzi tecnologici e
    crittografici disponibili. Nessuna informazione riguardante i dati personali
    dei singoli individui dev'essere stockata né ricercata tramite mezzi
    elettronici senza accordo esplicito da parte della persona interessata.

DIRITTI, RESPONSABILITA' E LEGGI

  • chi gestisce nodi di reti telematiche non è responsabile dei materiali
    immessi da terze persone nel sistema da lui gestito, a causa
    dell'impossibilità pratica di controllare tutto il materiale e della
    inviolabilità della corrispondenza privata. Le responsabilità dei gestori di
    sistema finiscono dove iniziano quelle degli utenti. Le comunicazioni
    interpersonali, elettroniche e non, vanno difese da qualsiasi forma di
    censura, controllo o filtraggio.
  • il sequestro immotivato dei computer a scopo investigativo, in alternativa
    alla semplice copia dei dati in esso contenuti, è una grave violazione della
    libertà personale che non trova nessun fondamento logico o tecnologico.
  • denunciamo e condanniamo una legislazione ingiusta, figlia di una falsa
    "società dell'informazione", nella quale i magistrati ormai da anni
    dispongono sequestri immotivati ai danni delle reti di telematica sociale di
    base e perseguono penalmente anche chi è solo sospettato di infrangere le
    leggi sui crimini informatici. Denunciamo e condanniamo una legislazione che
    tutela gli interessi delle grandi case produttrici di software ma non in
    diritti dei singoli cittadini (resta inteso che per noi ogni essere umano è
    CITTADINO del mondo, al di là delle frontiere artificiali imposte da stati e
    burocrazie), e punisce con la carcerazione la copia dei programmi, anche se
    fatta senza scopi commerciali o criminali, ad uso personale, ad uso
    didattico, a beneficio di associazioni, gruppi di volontariato,
    organizzazioni non governative, scuole. La storia ha dimostrato come dietro
    l'attuale legislazione sui crimini informatici ci siano gli interessi e le
    pressioni lobbistiche di una categoria imprenditoriale.
    È tempo che vengano tutelati i diritti dei singoli cittadini invece di
    continuare a difendere gli interessi delle grandi case produttrici di
    software.
  • Chiunque ha il diritto di disporre di qualsiasi informazione e di
    utilizzarla nella più totale libertà, purché vengano riconosciuti i diritti
    intellettuali ed economici all'autore in modo proporzionale ai vantaggi
    intellettuali ed economici conseguiti. La durata e le caratteristiche dei
    diritti economici devono essere tali da non limitare la legittima evoluzione
    del sapere e la sete di conoscenza dell'umanità tutta.
  • Rifiutiamo qualsiasi forma legislativa presente o futura che limiti
    l'utilizzo delle tecnologie telematiche come è già accaduto per le
    tecnologie radio, dove un sistema di autorizzazioni e licenze ha di fatto
    impedito l'accesso diffuso e popolare alle possibilità di cambiamento
    sociale offerte dalle trasmissioni radio. L'utilizzo di tecnologie per la
    comunicazione elettronica in rete non deve essere vincolato ad
    autorizzazioni o concessioni né limitato da ostacoli fiscali o burocratici.


Nota bene:
Tale Manifesto nasce da quei 'Principi Etici' pubblicati da Strano Network
in occasione del convegno Metaforum II di Budapest del 1995, ma viene
successivamente rielaborato in rete sotto richiesta di Strano Network. I
Principi etici di Strano Network a loro volta erano il punto di arrivo di
una riflessione internazionale che aveva visto nell'Icatauna sua importante
espressione che era stata a sua volta diffusa e rielaborata in Italia
principalmente dal gruppo Decoder. Una successiva rielaborazione viene
proposta da Gubitosa, scritta collettivamente da singoli e gruppi come
Avana,.net, Strano Network, Tactcal Media Crew, Isole nella Rete, nella
mailing list cyber-rights.
http://www.forteprenestino.net/agenzia/index.html
E' stata pubblicata nel libro 'The Italian Crackdown', 1999


Indice delle news
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