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UNA PROPOSTA...
E' passato piu' di un mese da quando Gubitosa di Peacelink (una delle
associazioni italiane piu' impegnate sul fronte dei diritti telematici
anche perche' uno dei suoi fondatori, Pugliese, e' tuttora coinvolto in
un
caso di repressione i cui sviluppi non sono ancora stati chiariti) ha
postato la proposta di stilare un Manifesto dei diritti digitali
al fine di
ribadire alcuni degli emergenti ma fondamentali diritti del nuovo millennio
quali la liberta' di espressione ed il diritto alla conoscenza ed evitare
che si ripetino grossolani episodi di repressione e censure cosi' frequenti
ultimamente in rete.
Ne e' stato discusso in questa oramai felicemente affollata mailing-list
cyber-rights di ecn.org e sono oramai maturi i tempi perche' si faccia
un
punto fermo sul dibattito cercando di stilare un testo definitifo del
manifesto da usare come strumento di dibatitto anche e soprattutto al
di
fuori degli ambiti telematici.
Chiediamo quindi a questa comunita' elettronica se puo' essere questo
un
manifesto da sottoscrivere come primo passo per istituire un'Agenzia
dei
diritti alla comunicazione che sia un ennesimo strumento da affiancare
ad
altri gia' esistenti per la difesa della liberta' di espressione e di
accesso all'informazione in Rete (l'idea di creare un'agenzia del genere
e'
stata per la pirma volta formulata da Antonio Caronia durante l'hackit98).
Speriamo che questo scorcio di estate calda possa servire a mettere a
fuoco
la problematica su come difendere i diritti dei comunicatori di del terzo
millennio e come sTRANOnETWORK vogliamo dare un piccolo contributo facendo
un lavoro di taglia e incolla di quanto detto finora e propondendo il
testo
di manifesto piu' avanti riportato ma proponendo anche di costituire di
fatto l'AGENZIA DEI DIRITTI ALLA COMUNICAZIONE all'interno della
mailing-list cyber-rights@ecn.org di Isole nella Rete
(http://www.ecn.org/lists/cyber-rights/) ed auspicando un incontro a Roma
(ultima "piazza" ad essere oggetto di censura telematica se
si esclude il
reiterato tentativo di sequestro del server di Isole nella Rete) come
primo
momento di incontro fisico al fine di discutere sulle possibili future
forme di organizzazione dell'Agenzia stessa e sui primi obiettivi da
raggiungere.
La base di partenza, ovviamente, la sottoscrizione al seguente manifesto.
Al fine di arrivare comunque all'appuntamento di Roma nella maniera piu'
proficua possbile e auspicando che si possa registrare una partecipazione
massiccia e orientata alla cooperazione riportiamo quelle che sono le
nostre impressioni come sTRANONETWORK circa alcune possibili forme di
organizzazione dell'Agenzia stessa e obiettivi primari da raggiungere.
Domini: per le mailing-lists, lo spazio web dell'Agenzia e quant'altro
necessario richiedere la collaborazione e l'ospitalita' di ecn.org
ipotizzando quindi un futuribile www.ecn.org/agenzia ed una mailing-list
specifica di coordinamento dell'Agenzia agenzia@ecn.org
Associazione: associazione culturale senza fine di lucro
Fronte giuridico: L'Agenzia si riserva di commentare la legislazione
esistente e soprattuto di vigilare attraverso comunicazioni e iniziative
che non vengano redatte ulteriori iniziative giuridiche liberticide. Si
riserva inoltre di promuovere referendum abrogativi di quelle leggi che
vengono reputate particolarmente lesive della liberta' di informazione
e
di comunicazione in Rete.
L'Agenzia si ripromette di istituire un osservatorio partendo dal lavoro
svolto su http://www.ecn.org/crypto/law che abbia come scopo una corretta
informazione sulle novita' legislative e le norme in vigore riguardanti
le
nuove tecnologie dell'informazione.
Fronte giudiziario: L'Agenzia si dichiara disponibile ad offrire assistenza
legale a chiunque venga ritenuto vittima di censure in ambito telematico
e
si riserva di il diritto di costituirsi parte civile se e quando ritenuto
necessario.
Fronte tecnico: L'Agenzia si riserva di commentare le novita' tecnologiche
quando esse vengono ritenute lesive del diritto di privacy o di accesso
all'informazione dei singoli cittadini
Mondo del Lavoro: L'Agenzia si propone di affrontare anche il problema
della difesa dei lavoratori del settore informatico nel senso di stimolare
il dibattito su tematiche quali la nocivita' dei videoterminali, la difesa
della privacy dei lavoratori, le forme di garanzia da ricercare per le
nuove forme di organizzazione del lavoro
Collegio di esperti: i firmatari del manifesto si adoperano per costituire
un gruppo di esperti dell'Agenzia costituito da avvocati, giuristi e
tecnici che sia a disposizione dell'Agenzia stessa per consulenze,
assistenza, elaborazione documenti, analisi ecc. Il collegio di esperti
si
avvale della mailing-list agenzia-tecnica@ecn.org per coordinarsi e
consultarsi a vicenda
Hackmeetings: sostenere il secondo hackmeeting e quelli succesivi come
importanti momenti periodici di aggregazione e discussione sui diritti
telematici all'interno del quale svolgere anche l'annuale e piu' rilevante
incontro dell'Agenzia stessa
Finanziamenti: l'Agenzia si riserva di auto-organizzare eventi di vario
tipo e lanciare campagne di sottoscrizione per il finanziamento delle
proprie attivita' ed il conseguimento dei propri obiettivi
Manifesto ideologico: il manifesto di riferimento ideologico dell'Agenzia
e' lo stesso che si sta definendo sulla mailing list cyber-rights e che
secondo la lettura di sTRANOnETWORK e' al seguente punto di evoluzione:
MANIFESTO PER LA LIBERTA' DELLA COMUNICAZIONE
ELETTRONICA NEL TERZO MILLENNIO
- LIBERTA' DELL'INFORMAZIONE
- Lo scambio libero e senza alcun ostacolo dell'informazione e l'esercizio
della comunicazione orizzontale ed interattiva realizzati con tutti gli
strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione sono elementi
essenziali delle nostre liberta' fondamentali e devono essere
sostenuti in ogni circostanza.
- L'informazione vuole essere libera: appartiene a tutto il mondo, essa
e' prodotta da e per tutto il mondo e l'accesso all'informazione non deve
piu' essere diritto esclusivo di un'elite o di un gruppo privilegiato.
- La proprieta' delle reti non deve essere sotto il controllo di monopoli
o oligopoli privati o pubblici. La comunicazione e l'informazione devono
essere di tutti. Il popolo delle reti deve essere in grado di controllare
e partecipare alle scelte gestionali di coloro che posseggono le reti.
- La comunicazione non puo' essere regolamentata da privati ne' essere
di loro proprieta'. Gli utenti hanno diritto di autogestire in rete risorse
telematiche secondo criteri di autoregolamentazione.
- L'informazione deve essere accessibile a tutti, e tutti devono poter
inserire le proprie informazioni in rete.
- Le semplici possibilita' di accesso tecnico alle informazioni non sono
sufficienti a garantire la liberta' delle persone. Le persone devono essere
lasciate libere di dotarsi e di utilizzare gli strumenti critici e
cognitivi necessari per elaborare le informazioni a cui accedono, per
rivestirle di senso e per trasformarle in comunicazione significativa.
- Le persone non sono terminali passivi di un flusso informativo organizzato
dall'alto. La loro liberta' consiste nel produrre azione e comunicazione
sociali libere da pregiudizi e discriminazioni di razza, di
sesso o di religione, anche quando queste dovessero andare contro gli
interessi economici o politici costituiti.
- BBS
- riconosciamo l'utilita' pubblica dei Bulletin Board System e di ogni
forma di comunicazione a carattere amatoriale e comunitario, di cui amiamo
l'autonomia di gestione dell'informazione, e la liberta' dai grandi oligopoli
mediatici ed editoriali.
- L'attivita' dei BBS non deve essere sottoposta ad autorizzazioni o censure,
e deve essere riconosciuta a tutelata in quanto strumento diutilita' sociale
per la libera manifestazione del pensiero.
- TECNOLOGIA
- Gli standard di comunicazione in rete devono essere il frutto di una
decisione globale e diffusa non di una politica economica imposta da un
gruppo di potere ristretto. Le tecnologie e la loro conoscenza non devono
sottostare a controlli e politiche economiche che ne frenino la
distribuzione o produzione globale.
- PRIVACY
- Deve essere consentito l'anomimato e tutelata la privacy di ogni utente.
Gli utenti delle reti telematiche hanno il diritto di difendere la loro
privacy e i loro dati personali con tutti i mezzi tecnologici e crittografici
disponibili. Nessuna informazione riguardante i dati personali dei singoli
individui dev'essere stockata ne' ricercata tramite mezzi elettronici
senza accordo esplicito da parte della persona interessata.
- DIRITTI, RESPONSABILITA' E LEGGI
- chi gestisce nodi di reti telematiche non e' responsabile dei materiali
immessi da terze persone nel sistema da lui gestito, a causa dell'impossibilita'
pratica di controllare tutto il materiale e della
inviolabilita' della corrispondenza privata. Le responsabilita' dei gestori
di sistema finiscono dove iniziano quelle degli utenti. Le comunicazioni
interpersonali, elettroniche e non, vanno difese da qualsiasi forma di
censura, controllo o filtraggio.
- il sequestro immotivato dei computer a scopo investigativo, in alternativa
alla semplice copia dei dati in esso contenuti, e' una grave violazione
della liberta' personale che non trova nessun fondamento logicoo tecnologico.
- denunciamo e condanniamo una legislazione ingiusta, figlia di una falsa
"societa' dell'informazione", nella quale i magistrati ormai
da anni dispongono sequestri immotivati ai danni delle reti di telematica
sociale di base e perseguono penalmente anche chi e' solo sospettato di
infrangere le leggi sui crimini informatici. Denunciamo e condanniamo
una legislazione che tutela gli interessi delle grandi case produttrici
di software ma non i diritti dei singoli cittadini (resta inteso che per
noi ogni essere umano e' CITTADINO del mondo, al di la' delle frontiere
artificiali imposte da stati e burocrazie), e punisce con la carcerazione
la copia dei programmi, anche se fatta senza scopi commerciali o criminali,
ad uso personale, ad uso didattico, a beneficio di associazioni, gruppi
di volontariato, organizzazioni non governative, scuole. La storia ha
dimostrato come dietro l'attuale legislazione sui crimini informatici
ci siano gli interessi e le pressioni lobbistiche di una categoria imprenditoriale.E'
tempo che vengano tuteati i diritti dei singoli cittadini invece di continuare
a difendere gli interessi delle grandi case produttrici di software.
- Chiunque ha il diritto di disporre di qualsiasi informazione e di utilizzarla
nella piu' totale liberta', purche' vengano riconosciuti i diritti intellettuali
ed economici all'autore in modo proporzionale ai
vantaggi intellettuali ed economici conseguiti. La durata e le caratteristiche
dei diritti economici devono essere tali da non limitare la legittima
evoluzione del sapere e la sete di conoscenza dell'umanita' tutta.
- Rifiutiamo qualsiasi forma legislativa presente o futura che limiti
l'utilizzo delle tecnologie telematiche come e' gia' accaduto per le tecnologie
radio, dove un sistema di autorizzazioni e licenze ha di fatto
impedito l'accesso diffuso e popolare alle possibilita' di cambiamento
sociale offerte dalle trasmissioni radio. L'utilizzo di tecnologie per
la comunicazione elettronica in rete non deve essere vincolato ad autorizzazioni
o concessioni ne' limitato da ostacoli fiscali o burocratici.
I SEGUENTI FIRMATARI ADERISCONO A QUESTO MANIFESTO E SI IMPEGNANO
A FAVORIRINE LA DIFFUSIONE E L'ATTUAZIONE CONCRETA, CIASCUNO NEL PROPRIO
AMBITO.
gruppo di lavoro sulla comunicazione
sTRANOnETWORK htpp://strano.net
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