Diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio

Iniziativa nazionale in difesa della telematica amatoriale

19 febbraio 95

Convegno organizzato da Strano Network al

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato


TESTO DELLA MOZIONE LETTA E APPROVATA DURANTE l'ASSEMBLEA DEI SYSOP E DEGLI UTENTI DELLE RETI TELEMATICHE AMATORIALI


A questo punto S. Sansavini legge il documento citato che qui di seguito riportiamo con le relative firme raccolte successivamente proponendo di costituire una consulta telematica al fine di non rendere questo convegno un caso isolato ma un osservatorio permanente sulle questioni dibattute.

Sempre S. Sansavini a nome dell'assemblea presente e di Strano Network propone che il prossimo appuntamento di questa "consulta" sia per settembre a Roma.


I seguenti soggetti, individuali o collettivi, riunitisi presso il convegno "Diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio", il 19/2/95 al museo Pecci di Prato:

esprimono preoccupazione, segnalando l'esistenza di un pesante clima intorno ai temi circa la comunicazione elettronica, dal punto di vista legislativo, giudiziario e per quanto riguarda la copertura giornalistica e mediatica degli avvenimenti relativi alla telematica in generale.

In rapida sequenza sono state approvate due leggi (copyright sul software e computer crimes) che puniscono duramente con pene detentive, in maniera assolutamente sproporzionata, comportamenti che molto spesso possono essere considerati solo come trasgressivi. Il piu' naturale esito giudiziario di questo approccio non poteva essere altro che un'operazione nello stile dell'Italian Crackdown, a tutt'oggi peraltro criticata da numerosi giuristi. In parallelo sentenze provenienti da ambito diverso contribuiscono ad aggravare il clima: da un lato, la sentenza del Tribunale di Roma relativa all'obbligo di registrazione dei fornitori di videoinformazione come fossero testate giornalistiche e, dall'altro lato, il governo che, all'inizio di gennaio di quest'anno si e' autodelegato a decidere per decreto in materia di legislazione su privacy e BBS (in quest'ultimo caso per la prima volta in Europa), senza preventiva discussione parlamentare.

La gestione dell'informazione in questo senso copre e avalla in maniera irresponsabile quelli che sembrano essere solo gli interessi di pochi. Ci sono stati decine di articoli e servizi televisivi riguardo a lievi violazioni delle suddette leggi penali, di contro non abbiamo visto assolutamente alcunche' contro cio' che appare muovere le istituzioni verso una regolamentazione sempre piu' rigida della frontiera elettronica. Si organizzano a tal proposito convegni su "hacker, terrorismo e criminalita' mafiosa", ma l'opinione pubblica e' tenuta completamente all'oscuro riguardo a chi, come e quando avrebbe compiuto tali atti. Ci chiediamo quindi se questi ultimi siano veramente accaduti e, se e' cosi', esigiamo che vengano resi pubblici, oppure se questo allarme non sia una colossale montatura organizzata a fini a noi sconosciuti, ma che, di sicuro, sentiamo come una minaccia alla liberta'. Ci chiediamo infine quali siano queste fantomatiche connessioni tra telematica, mafia e terrorismo.

Inoltre rileviamo che, ne' le istituzioni, ne' la stampa o la TV hanno mai affrontato il tema delle nuove forme di comunicazione in termini di garanzia di diritti del cittadino. Le BBS e le sperimentazioni con i nuovi media hanno costituito, al contrario, un territorio nuovo, in cui elementi positivi di progresso sociale, interpersonale, di solidarieta', culturale e scientifico, sono di gran lunga piu' rilevanti dei presunti comportamenti sopra menzionati. Nessuno sembra essersi accorto che il cittadino telematico pone problemi legittimi e istanze che gia' da oggi sono di portata universale. Il prossimo futuro sembra invece negare questa forma di diritti di cittadinanza, attraverso l'introduzione ulteriore di nuove norme, burocrazia e limiti alla socializzazione dell'informazione.

Convinti che su questo campo si giochi un problema riguardante la garanzia delle liberta' tutti, invitiamo non solo i componenti delle diverse comunita' telematiche, ma ogni soggetto civile a esprimersi concretamente su tali argomenti.


Segue una selezione dei firmatari:

Franco Carlini (Il Manifesto)Michele Puccioni (Il Manifesto)Benedetto Vecchi (Il Manifesto)Antonella Marrone (L'Unita')Alessandra Muccinelli (Cuore)Antonio Caronia (Sociologo)Diego Montefusco (Virtual)Alberto Castelvecchi (Editore Bologna)Franco Berardi (Insegnante)Piero Cantini (Responsabile operativo Museo Pecci)Daniele Gasparinetti (Next TV Foundation - Link Project)Marzio Fatucchi (Novaradio - Firenze)Radio Citta' del Capo (Bologna)Strano Network (Firenze)Altri Spazi (Rivista - Firenze)La Stanza Rossa (Rivista - Bologna)Libreria Graftons (Bologna)Codici Immaginari (rivista - Roma)Giovanotti Mondani Meccanici (multimedia - Fi)Manolo Luppichini (Regista - Roma)Marcello Pecchioli (Critico Multimedia - Bologna)Wide Records (discografia - Pisa)Amen (gruppo multimediale)S.Q.O.T.T. (spazio occupato)Ass.Cult. Agave (Milano)Giacomo Verde (Artista - Treviso)C.S.A. Cayenna (Feltre - BL)Massimo Cittadini (Artista - Firenze)Paolo Tomatis (giornalista La Mosca - Cuneo)C.S.O. Macchia Nera (Pisa)Radio K (Bologna)Roberto Paravani (giornalista)Cristiano Valli e Andrea Doneda (Radio Popolare - Milano)Marco Crespi (Virtual Reality Designer)Derive Approdi (rivista)Maurizio Bettazzi (Sociologo)Riccardo Jacopino (Regista)Anna Cicognani (Architetto)Annamaria Montefusco (Dirigente Commerciale)C.S.A. Livello 57Alberto Sarcinelli (Pixel Studio - Firenze)Decoder BBS (Cybernet)Virtual Town TV (Cybernet)Av.A.Na. BBS (Cybernet)Bits Against The Empire BBS (Cybernet)Fast Enough BBS (Cybernet)Running Free BBS (Cybernet)Neuromante BBS (Cybernet)ECN BresciaECN BolognaECN PisaECN PadovaECN MilanoECN LuccaSenza Confine BBS (P-Net)Malcolm X BBS (P-Net)svariate bbs della rete FIDONETNet Magazine (Baskerville BBS - OneNet Italia)The Wizard BBS (Toscanet)Korus BBS (Toscanet)Abeline BBS (Peacelink)La Corte BBSUtopia BBSFutura Link BBSPoint Power BBSImage On-Line