1997

14 Gennaio A Palermo, al processo contro Giulio Andreotti, Eugenio Scalfari parla di un colloquio avuto con il generale dei carabinieri Enrico Galvaligi, collaboratore del generale Dalla Chiesa, sul memoriale di Aldo Moro ritrovato in via Montenevoso. Galvaligi riteneva che il generale Dalla Chiesa volesse servirsi di quelle carte per fini personali
15 Gennaio Il maresciallo di polizia penitenziaria Angelo Incandela, nella testimonianza resa al processo contro Giulio Andreotti a Palermo, pur dichiarando di considerare il generale Dalla Chiesa un modello, dice che pur di incastrare Andreotti, Dalla Chiesa gli chiese di fare azioni contro la legge
22 Gennaio Emesso dalla Corte di Cassazione il verdetto definitivo di condanna a 22 anni per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani, accusati dell'omicidio del commissario Calabresi. La sentenza rinfocola le polemiche. Gli ex dirigenti di Lotta continua nei giorni successivi vengono rinchiusi nel carcere di Pisa e dichiarano che non chiederanno la grazia
25 Gennaio Al convegno Dare voce al silenzio degli innocenti che si svolge a Pisa, il pubblico ministero Grazia Predella, che sta esaminando i faldoni facenti parte dell'archivio dell'ufficio Affari riservati del Ministero degli Interni, rinvenuti il 20 novembre scorso in un deposito del Viminale alla periferia di Roma, ha rivelato che diversi fascicoli riguardano militanti della sinistra parlamentare ed extraparlamentare, ma anche politici come Ugo La Malfa e uomini dello spettacolo, come Alighiero Noschese per la possibilità di un utilizzo non artistico delle sue qualità di imitatore e Claudio Villa per le sue partecipazioni gratuite ai festival dell'Unità. Questi fascicoli non erano catalogati ed erano confusi tra gli altri di cui c'è un elenco ufficiale
23 Gennaio Al processo che si svolge a Palermo contro Vittorio Mangano depone il pentito Salvatore Cancemi che accusa Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri di aver pagato le cosche e parla di giudici, in particolare Paolino Dell'Anno, che avrebbero ricevuto denaro per favorire mafiosi
29 Gennaio A Palermo, al processo contro Giulio Andreotti, depone l'ex maitre di un albergo di Catania che conferma di avere visto, nel giugno del 1979, Andreotti assieme a Salvo Lima e Nitto Santapaola. Andreotti dichiara di poter dimostrare l'impossibilità di quell'incontro con le registrazioni dei suoi impegni sull'agenda
5 Febbraio Acquisite per il processo d'appello contro Bruno Contrada nuove rivelazioni del killer pentito Francesco Onorato e di altri collaboratori di giustizia, sui rapporti dell'ex capo della Squadra mobile di Palermo con i capimafia Rosario Riccobono e Stefano Bontate
6 Febbraio A Perugia, al processo per l'omicidio di Mino Pecorelli, Francesco Pazienza dichiara che Claudio Vitalone e i cugini Salvo si conoscevano e riporta un episodio avvenuto nel carcere di New York, dove è stato recluso per qualche tempo nell'85 e dove ha conosciuto Gaetano Badalamenti. Il boss volle incontrare l'avvocato di Pazienza, Maurizio Di Pietropaolo, emanazione, secondo Pazienza, di Andreotti e Vitalone negli ambienti giudiziari romani. Nell'incontro Badalamenti apostrofò molto duramente l'avvocato, accusando lui, Andreotti e Vitalone di avere lasciati soli i Salvo, dopo tutto il denaro che questi avevano sborsato
7 Febbraio

Milano. Silvio Berlusconi è rinviato a giudizio per i bilanci falsi della società Medusa

Acquisite agli atti del processo contro l'ex senatore democristiano Vincenzo Inzerillo, accusato di associazione mafiosa, le dichiarazioni del pentito Vincenzo Sinacori. Secondo il pentito, l'imputato nella seconda metà del '93, quando era ancora in carica, avrebbe partecipato ad un summit con il capomafia latitante Matteo Messina Denaro e con Leoluca Bagarella, in cui Inzerillo avrebbe cercato di persuadere i capiclan dell'inopportunità della strategia stragista

8 Febbraio Viene data notizia dal quotidiano palermitano Il Mediterraneo che la Procura di Palermo ha richiesto il rinvio a giudizio per Gaetano Badalamenti, accusato di essere il mandante dell'omicidio di Giuseppe Impastato, ucciso il 9 maggio 1978 per la sua attività contro la mafia
9 Febbraio La Procura di Milano indaga sul prefetto Carlo Ferrigno, in relazione alla strage di piazza Fontana. Lo rivela il quotidiano "il manifesto": avrebbe sviato le indagini sulla strage. Ferrigno è capo della direzione centrale di polizia e prevenzione del ministero dell'Interno (ex UCIGOS)
10 Febbraio

Il ministro Giorgio Napolitano difende il prefetto Ferrigno: "è un indegno malcostume attribuire colpe a persone cui non sono state state ancora contestate neppure ipotesi di reato"

Reso noto che tra le carte dell'ex Ufficio affari riservati del Viminale, trovate l'ottobre scorso abbandonate in un deposito del Ministero dell'Interno, ci sono 323 schede riguardanti magistrati, per la maggior parte di sinistra, di cui molti ancora in servizio o che ricoprono cariche istituzionali. Le informazioni si riferiscono agli anni dal 1950 al 1980.

21 Febbraio

Al processo per la strage di Capaci che si svolge a Caltanissetta depongono i generali dei carabinieri Mario Mori, capo del ROS, e Francesco Delfino, comandante della regione Piemonte al tempo dell'arresto di Balduccio Di Maggio. Mori ha dichiarato che Giovanni Falcone pensava che il fallito attentato dell'Addaura fosse stato organizzato da "entità esterne a Cosa nostra", ma non fece nomi né parlò di servizi deviati. Delfino ha detto di aver raccolto le prime confessioni di Di Maggio, che avrebbe dichiarato di non conoscere Salvo Lima e Giulio Andreotti. Il giorno successivo sarà ascoltato il tenente dei carabinieri Carmelo Canale che dichiarerà che per l'attentato all'Addaura Falcone fece il nome di Bruno Contrada

Depositata la sentenza del tribunale di Palermo per il processo Golden market a mafiosi, gregari e professionisti accusati di essere fiancheggiatori delle cosche

25 Febbraio Emilio Pellicani, ex collaboratore di Flavio Carboni, ha detto di aver portato nello studio dell'avvocato Vitalone 400 milioni, che erano una parte dei 25 miliardi che i fratelli Vitalone avrebbero chiesto a Roberto Calvi "con finalità di corruzione giudiziaria". Pellicani ha parlato anche di un incontro tra la moglie di Calvi ed Andreotti, finalizzato ad ottenere un intervento per il marito, in quel periodo detenuto.
6 Marzo

Depositate nuove dichiarazioni del pentito Francesco Di Carlo su Berlusconi e Dell'Utri. Secondo Di Carlo, Berlusconi nel '76 gli avrebbe offerto una cena e poche settimane prima in una riunione, a cui avrebbero partecipato lo stesso Di Carlo, Stefano Bontate, Mimmo Teresi e Marcello Dell'Utri, avrebbe chiesta la protezione di Cosa nostra per evitare il sequestro del figlio. Inoltre nel '77 Dell'Utri avrebbe partecipato ad un paio di cene in casa di Stefano Bontate a Palermo

Al processo per l'omicidio Pecorelli, Carlo Zaccaria, collaboratore di Andreotti fin dal '72, ha detto che nel '93 il senatore gli chiese di riferire ad Ezio Radaelli, che doveva essere interrogato sulla provenienza di assegni per 140 milioni ricevuti da collaboratori di Andreotti per l'organizzazione di spettacoli a favore della DC, che gli avrebbe fatto piacere se non avesse fatto il suo nome a proposito degli assegni. Quegli assegni provenivano dal contributo in nero della Sir di Nino Rovelli e, secondo l'accusa, per quella vicenda Pecorelli, qualche mese prima di essere ucciso, aveva tentato di ricattare Andreotti

14 Marzo In una relazione ad un convegno su Charles De Gaulle, Edgardo sogno racconta i particolari del suo tentativi di "golpe bianco" nel 1974.  Il piano, dalle indagini a suo tempo effettuate, prevedeva una "azione spietata e rapidissima" per far prigioniero il presidente della Repubblica Giovanni leone e obbligarlo a dare l'incarico di formare un nuovo governo a Randolfo Pacciardi.  Sogno ha diffuso una lista dei militari che aderivano al progetto: Ricci, comandante militare del Sud, Zavattaro Ardizzi, comandante della scuola di guerra, Borsi Di Parma, della Guardia di Finanza,  Santovito, all'epoca comandante della "Folgore", Picchiotti e Palumbo, generali dei carabinieri, che avevano già partecipato ai progetti del generale De Lorenzo. Inoltre Sogno ha diffuso la lista dei ministri del governo che sarebbe scaturito dal "golpe bianco": Randolfo Pacciardi (PRI), presidente, Antonio De Martini (PRI) e Celso De Stefanis (DC), sottosegretari alla presidenza, Manlio Brosio (PLI), agli Esteri, Eugenio Reale (ex PCI), agli Interni, Edgardo Sogno (PLI), alla Difesa, Ivan Matteo Lombardo (PSI), alle Finanze, Sergio Riscossa (indipendente), al Tesoro e al Bilancio, Giovanni Colli (Procuratore Generale della Repubblica),  alla Giustizia, Giano Accame (indipendente), alla Pubblica Istruzione, Mauro Mita (PRI), all'Informazione, Giuseppe Zamberletti (DC), all'Industria, Bartolomeo Ciccardini (DC), al Lavoro, Aldo Cucchi (ex PCI), alla Sanità, Luigi Durand De La Penne (indipendente), alla Marina Mercantile
17 Marzo Arrestate 13 persone, 11 russi e 2 italiani. L'operazione, denominata Scacco matto e che ha interessato diverse città italiane, ha portato in carcere il capo di un gruppo mafioso di Mosca, Iouri Essine, che si trovava in un albergo di Madonna di Campiglio assieme a suoi complici. Per tutti l'accusa è di associazione mafiosa, riciclaggio di denaro sporco, sequestro di persona e traffico di stupefacenti. è stato emesso un avviso di garanzia nei riguardi di Alberto Grotti, ex vicepresidente dell'Eni, attualmente in carcere per la vicenda Eni-Sai. è accusato di essere stato in affari con i russi arrestati, in particolare con Essine, contrattando, mediante la società Globus Trading, un affare da 150 milioni di dollari per l'importazione in Italia di oli combustibili, che se si fosse realizzato avrebbe causato un grosso danno finanziario all'Agip. Indagati un ex generale dell'esercito, Gianalfonso D'Avossa, e due ex ufficiali del Sismi che avrebbero avuto rapporti con imprenditori a loro volta in contatto con la mafia russa. Secondo uno studio della Confcommercio, la mafia russa avrebbe investito in Italia tra il '93 e il '95 da 7 a 10 mila miliardi di lire
20 Marzo

Aperta a Roma un'inchiesta giudiziaria su una holding di fatto, facente capo al gruppo finanziario di Settimio e Pacifico Di Nepi e Nicolino Stivaletti e comprendente 120 società a responsabilità limitata e capitale modesto, ma tutte indebitate e fallite per centinaia di miliardi. Con i finanzieri sono indagate circa 20 persone, aventi un ruolo attivo o semplici prestanome, ed è coinvolto anche Licio Gelli. Tutti sono indagati per associazione a delinquere per avere organizzato, a partire dal 1988, una truffa ai danni di banche da cui sono riusciti ad ottenere crediti per miliardi per le società che via via andavano facendo bancarotta. L'ipotesi è che l'influenza di Gelli abbia facilitato la concessione dei crediti da parte delle banche

Vengono arrestati in Sicilia 23 mafiosi che avevano fatto parte dell'EVIS di Salvatore Giuliano. è risultato infatti, da dichiarazioni di pentiti di mafia e da indagini svolte che Salvatore Giuliano e i membri dell'EVIS erano affiliati alla mafia

8 Aprile A Perugia, al processo per l'omicidio di Mino Pecorelli, il maresciallo della Guardia di Finanza, Silvio Novembre, ex collaboratore dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, liquidatore della banca di Michele Sindona, dichiara che nel '77 l'avvocato gli disse che era Andreotti a volere il salvataggio della banca. Andreotti ha sempre negato di avere avuto contatti con Sindona dopo il 1973. Il 14 aprile, al processo per mafia contro Andreotti, l'ex maresciallo dichiarerà che il senatore avrebbe incontrato a New York Sindona mentre era latitante e ricercato per bancarotta. Novembre però risponderà negativamente alla domanda se gli risultassero interventi concreti di Andreotti per salvare il banchiere.
9 Aprile Emesso dal GIP di Roma un ordine di custodia cautelare per Pippo Calò, già in carcere per altri reati, per l'omicidio di Roberto Calvi. Un altro provvedimento è stato emesso per Flavio Carboni, che non può essere incarcerato finché la Svizzera, da dove è stato estradato per altri reati, non conceda l'estradizione per omicidio. Sul registro degli indagati sono scritti anche Licio Gelli e il mafioso pentito Francesco Di Carlo a cui si devono le ultime dichiarazioni sul delitto
16 Aprile Pubblicato un commento di Licio Gelli alle proposte della Bicamerale sulla giustizia. Secondo Gelli "la Bicamerale sta copiando pezzo per pezzo» il suo Piano di rinascita democratica scritto tra il '74 e il '75. Qualche giorno fa il procuratore Agostino Cordova aveva parlato di "coincidenze" tra il piano di Gelli e la proposta Boato
19 Aprile Scarcerato per decorrenza dei termini l'ex NAR Massimo Carminati, accusato di essere uno dei killer di Mino Pecorelli. La Procura di Perugia aveva chiesto il rinvio dei termini di custodia.
23 Aprile Il pentito Marino Pulito, ex esponente di primo piano della famiglia Modeo di Taranto, durante l'udienza del processo per mafia a Giulio Andreotti, ha dichiarato che in due incontri avuti a Roma con Licio Gelli, questi gli avrebbe garantito l'interessamento del senatore per la revisione del processo ai fratelli Modeo
24 Aprile Negli archivi del Viminale, scoperte le liste segrete degli informatori dei servizi segreti. Si dimette il prefetto Carlo Ferrigno, direttore generale della polizia di prevenzione, raggiunto da un avviso di garanzia in seguito al ritrovamento delle liste segrete degli informatori dell'Ufficio affari riservati e al sequestro ordinato dal giudice istruttore di Venezia Carlo Mastelloni, che indaga sull'aereo dei servizi segreti "Argo 16". Le liste erano custodite nella cassaforte della Direzione della polizia di prevenzione, malgrado siano state emanate nei mesi scorsi "precise direttive del ministero dell'Interno per la verifica di eventuali giacenze di atti d'ufficio al di fuori di una regolare catalogazione ed archiviazione"
25 Aprile Bomba a Palazzo Marino a Milano. Nessuna vittima. In giornata viene lasciata presso la sede di Radio popolare, da una donna che viene ripresa dalle telecamere, una borsa contenente materiale simile a quello usato dagli attentatori e volantini firmati con la A degli anarchici. I circoli anarchici dichiarano di essere completamente estranei. In serata l'attentato viene rivendicato da "Azione rivoluzionaria"
26 Aprile

Minacciata di morte Grazia Predella, il sostituto procuratore di Milano che indaga sulla strage di piazza Fontana e sull'attentato a Palazzo Marino

Il giudice Mastelloni dichiarato che l'Ufficio Affari Riservati, aveva stretti rapporti con Aba Leven (dirigente del servizio segreto israeliano Mossad), sotto inchiesta per per la strage dell'aereo dei servizi segreti italiani Argo 16,  anche Delfo Zorzi, imputato per la strage di Piazza Fontana è risultato essere un informatore dell'Ufficio Affari Riservati. Nel 1971, inoltre Zorzi avrebbe fatto, insieme ad altri camerati, un viaggio in Israele e qui avrebbe instaurato rapporti con agenti dei servizi israeliani

27 Aprile Aperte due inchieste, una dalla Procura di Caltanissetta e un'altra dalla Procura di Pavia, dopo le dichiarazioni di Giovanni Brusca e di un pentito di Riesi (Cl), Salvatore Riggio, su alcuni delitti avvenuti nel nisseno e sulla morte di Enrico Mattei. Le loro dichiarazioni confermano quelle rese ai carabinieri dal capomafia di Riesi, ucciso il 30 maggio del 1978, Giuseppe Di Cristina, che era stato confidente dei carabinieri e aveva parlato della morte di Mattei, affermando che era stato ucciso dalla mafia "per fare un favore"
28 Aprile Al processo per mafia contro Giulio Andreotti che si svolge a Palermo, depone come testimone Francesca Longo, fondatrice del "Corpo massonico universale femminile", che ospitò nella sua casa di Palermo, nel settembre 1979, Michele Sindona, durante il finto rapimento del banchiere. La Longo dichiara di essere stata costretta ad ospitare Sindona da Joseph Miceli Crimi, con cui aveva rapporti in quanto massone: "Miceli Crimi me lo presentò come "fratello", venuto per riunificare tutte le logge massoniche, fermare l'avanzata comunista in Sicilia con un piano gestito dal Grande Oriente". La Longo parla dei mafiosi che andavano a trovare Sindona e, in particolare, di Rosario Spatola, nella cui villa Crimi sparò un colpo di pistola alla gamba del banchiere per rendere credibile la tesi del sequestro
29 Aprile Viene reso noto che i familiari delle vittime della strage di Portella della Ginestra e dei successivi attacchi alle sezioni comuniste e alle Camere del lavoro del Palermitano, hanno dato mandato all'avvocato Vincenzo Gervasi di presentare un esposto alla Procura della Repubblica perché venga riaperta l'inchiesta
16 Maggio Resa nota in una seduta della Commissione stragi una lettera del giudice di Venezia, Carlo Mastelloni, uno dei magistrati che indagano sulle liste segrete degli informatori dell'Ufficio affari riservati, ritrovate e sequestrate nei giorni scorsi. Il giudice scrive: "La divisione operante al Ministero dell'Interno ha costituito per oltre trent'anni il contenitore esclusivo di notizie di reato sui maggiori fatti eversivi consumati in Italia, arrogandosi la scelta di sviluppo o meno, nella sede giudiziaria, delle informative costituenti notizie di reato". L'ufficio, una sorta di polizia parallela, avrebbe coperto gli autori delle stragi accadute in Italia, a partire da quella di piazza Fontana a Milano, per la quale creò la falsa pista della responsabilità degli anarchici
17 Maggio

Durante un convegno, a Palermo, il magistrato Roberto Scarpinato, PM al processo Andreotti, sostiene che "ha ragione Gelli a pretendere i ringraziamenti del governo, che sta attuando il suo piano di rinascita democratica"

Angelo Izzo, condannato all'ergastolo per l'omicidio del Circeo, ha dichiarato che a sparare ed uccidere Giorgiana Masi nel 1977 fu Andrea Ghira, anche lui condannato per il delitto del Circeo,  usando le armi in dotazione al gruppo "Drago", una struttura di "uomini scelti"   all'interno di Avanguardia Nazionale

19 Maggio

Accolta dal GIP di Palermo la richiesta della Procura di rinvio a giudizio per Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo comincerà il 15 ottobre. Dell'Utri e Forza Italia affermano che si tratta di "un processo politico"

Al processo per mafia contro Giulio Andreotti, il collaboratore di giustizia Gaetano Nobile dice di aver saputo che Andreotti era massone riservato e che avrebbe un patrimonio di 3.000 miliardi. Il giorno successivo testimonierà il giornalista Roberto Fabiani a cui Gelli avrebbe confidato di avere rapporti con Andreotti

22 Maggio Viene reso noto che in molte informative dell'Ufficio affari riservati del Ministero degli Interni, trovate nei fascicoli dell'archivio scoperto nel novembre scorso in un deposito del Viminale alla periferia di Roma, compare il nome "Anna Bolena" che sarebbe il nome in codice dell'informatore Enrico Rovelli, infiltrato negli anni '60 nel gruppo anarchico di cui faceva parte Giuseppe Pinelli. Sembra che Rovelli abbia avuto un ruolo nel depistaggio per la strage di piazza Fontana
28 Maggio Viene reso noto che è stata riaperta qualche mese fa a Palermo, e ora trasferita a Caltanissetta perché vi sarebbe coinvolto un magistrato ora in pensione, l'indagine per concorso in associazione mafiosa sul commercialista palermitano Piero Di Miceli. Di Miceli, cognato del capo di gabinetto dell'ex Alto commissario per la lotta contro la mafia Finocchiaro, consulente del Palazzo di Giustizia, in particolare dell'Ufficio istruzione, e introdotto negli ambienti ministeriali, era stato indicato in un testo anonimo messo in circolazione dopo la strage di Capaci come uno dei personaggi che avevano favorito la latitanza di Totò Riina. Ora quattro collaboratori di giustizia hanno parlato di incontri tra mafiosi e Di Miceli nel suo studio, che si trova nello stesso stabile in cui erano gli uffici del SISDE, a cui, secondo il pentito Gioacchino Pennino, il commercialista sarebbe stato "vicino" per lungo tempo
6 Giugno Arrestato a Palermo Pietro Aglieri, in una casa di Bagheria alle porte di Palermo, in un'operazione che ha visti impegnati 200 uomini. Con lui sono stati arrestati Natale Gambino e Giuseppe La Mattina, fedelissimi di Aglieri e accusati di aver partecipato alla strage di via D'Amelio
7 Giugno Per la vicenda del "Conto Protezione", sono condannati, in Appello, Bettino Craxi a 5 anni e 6 mesi, Claudio Martelli a 4 anni (condonati), Licio Gelli a 5 anni e 9 mesi, Leonardo Di Donna a 4 anni e 6 mesi (4 anni condonati), Silvano Larini a 4 anni (condonati). In pratica sono state ridotte tutte le pene .
14 Giugno Arrestati dalla Digos di Venezia, per ordine della Procura di Milano, gli ex esponenti della organizzazione Ordine nuovo, Carlo Maria Maggi, Giorgio Boffelli e Francesco Neami, accusati della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e dell'attentato alla Questura di Milano del 17 maggio 1973. L'accusa è di concorso in strage con Franco Freda e Giovanni Ventura, non più giudicabili perché già assolti con sentenza definitiva, e Delfo Zorzi che vive a Tokyo, per il quale è stato spiccato un ordine di custodia internazionale. Secondo i magistrati, Zorzi anche adesso gode di protezione, visto che il neofascista usa un passaporto diplomatico rilasciato dalla Farnesina ed è uno dei cinque stranieri che negli ultimi venti anni sono riusciti ad ottenere la cittadinanza giapponese, inoltre è riuscito ad accumulare un enorme fortuna finanziaria.  Carlo Maria Maggi è legato a Pino Rauti da "profonda amicizia", inoltre, secondo alcune testimonianze, aveva rapporti con la CIA.   Ormai appare evidente anche ai giudici che un gruppo fascista, operante soprattutto in Veneto, è stato l'esecutore degli attentati e delle stragi avvenute in Italia fra il '69 e il '74, che tale gruppo era appoggiato e coperto dai servizi segreti italiani e che inoltre godeva della complicità della CIA e di altri servizi di paesi della NATO. Dall'interrogatorio del giudice Salvini al fascista Edgardo Bonazzi emerge la figura di un neofascista siciliano, ben conosciuto da un altro fascista, Nico Azzi, che sarebbe un sosia di Pietro Valpreda. Per l'attentato alla Questura nel 1973 era già stato condannato all'ergastolo Gianfranco Bertoli, dichiaratosi anarchico stirneriano, ma che frequentava quotidianamente il gruppo neonazista veneto ed era stato stretto collaboratore, prima del SIFAR e poi del SID. Secondo la ricostruzione di Carlo Digilio. altro neonazista pentito, il capo della rete informativa della CIA in Veneto Sergio Minetto, sarebbe stato al corrente di tutto. Digilio afferma che dopo la strage di Piazza Fontana Mariano Rumor avrebbe concordato anche con gli USA di utilizzare gli eventi del '69 per guidare un colpo di mano che prevedeva innanzitutto la dichiarazione dello stato di emergenza e, quindi un vero e proprio colpo di Stato. Ma Rumor all'ultimo momento si sarebbe tirato indietro e fu per questo che nel '73, il Bertoli, con le complicità citate, avrebbe tentato di ucciderlo nella questura di Milano
18 Giugno Depositata la perizia d'ufficio sulla strage di Ustica, disposta dal giudice istruttore Rosario Priore e che conferma sostanzialmente quanto sostenuto da sempre dalle parti civili: il DC9 dell'Itavia sarebbe stato abbattuto durante un combattimento tra aerei della Nato e almeno due caccia nemici, forse libici. Si fa riferimento anche al Mig 23 libico trovato sui monti della Sila e che ormai sembra certo che sia precipitato lo stesso 27 giugno 1980. In una nota la Nato non esclude che quella sera ci fosse una portaerei nel Tirreno
20 Giugno Arrestata Maria Grazia Cadeddu: sarebbe la "postina" che avrebbe lasciato il volantino a Radio popolare con la rivendicazione dell'attentato a Palazzo Marino. La Cadeddu appartiene ad un gruppo anarchico ed era già finita sotto inchiesta per alcuni attentati ai tralicci di Firenze
23 Giugno Il GIP Claudio Sorrentino ha rinviato a giudizio per soppressione di atti concernenti la sicurezza dello Stato  l'ex capo del SISMI, ammiraglio, Fulvio Martini e l'ex capo di stato maggiore del SISMI, generale Paolo Inzerilli. In pratica sono accusati di aver fatto sparire documenti e microfilm del 1965 sulla struttura Gladio, nonché i quaderni redatti dai singoli gladiatori durante l'addestramento nella base di Capo Marrargiu in Sardegna. I due ufficiali avrebbero anche nascosto gran parte dei nominativi dei componenti di Gladio
9 Luglio Condannato ad 8 anni di carcere Giuseppe Mandalari, accusato di essere il commercialista di Cosa nostra e di essere stato il tramite tra logge massoniche e mafia. Assolta la moglie, Maria Concetta Imbraguglia, che era stata accusata di concorso in associazione mafiosa perché faceva parte dei collegi sindacali di sette società create da Mandalari per l'occultamento e il riciclaggio del denaro della mafia
27 Luglio Arrestato in Sardegna il finanziere Flavio Carboni nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Roberto Calvi
24 Agosto Scoppia il "caso Canale". Sette pentiti accuserebbero il tenente dei carabinieri Carmelo Canale di collusioni con la mafia. Canale è cognato del maresciallo Lombardo, morto suicida due anni fa. Anche lui sarebbe accusato dagli stessi pentiti, tra i quali Giovanni Brusca e Angelo Siino. Canale è stato stretto collaboratore del giudice Borsellino
25 Agosto Al processo per associazione mafiosa contro Vittorio Mangano, il collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo dichiara di aver conosciuto Silvio Berlusconi nel 1974, quando fu ricevuto assieme a Stefano Bontate e Mimmo Teresi nello studio di Marcello Dell'Utri, e che fin dal 1979 la Fininvest avrebbe pagato mensilmente una somma di denaro a Cosa nostra
28 Agosto Secondo indiscrezioni, la perizia ordinata dalla Procura di Pavia sulla salma del presidente dell'Eni Enrico Mattei confermerebbe l'ipotesi dell'attentato. L'inchiesta era stata riaperta nel '95, in seguito alle iniziative della famiglia e di Raffaele Morini, un ex partigiano delle formazioni cattoliche guidate da Mattei, che avevano consegnato agli inquirenti frammenti dell'aereo in cui ci sarebbero state tracce di tritolo. L'inchiesta si avvale anche delle dichiarazioni di tre pentiti, Gaetano Iannì, capo della Stidda di Gela, Salvatore Riggio e Gaetano Di Bilio di Riesi, il paese di cui era capomafia Giuseppe Di Cristina le cui dichiarazioni, rese prima di essere ucciso il 30 maggio '78, riguarderebbero anche la morte di Mattei
3 Settembre

L'Ufficio di presidenza della Commissione antimafia, in seduta segreta, ascolta il tenente Carmelo Canale. Secondo alcune indiscrezioni, l'ufficiale avrebbe accusato la Procura, il questore di Palermo Antonio Manganelli e il vice capo della polizia Gianni De Gennaro di avere manovrato i pentiti per accusare Giulio Andreotti. Secondo le indiscrezioni, Canale sosterrebbe che la Procura non vuole che don Tano Badalamenti torni in Italia, perché sbugiarderebbe il Buscetta e scagionerebbe Andreotti. Canale smentisce di avere accusato Manganelli e De Gennaro. Per Ottaviano Del Turco, Canale si è dimostrato "esemplare per la lealtà istituzionale". Scontro col procuratore Caselli

La Procura chiede alla Camera l'autorizzazione per arrestare Cesare Previti, deputato di Forza Italia, ex ministro della Difesa del governo Berlusconi. Previti è accusato di avere corrotto diversi magistrati romani per "aggiustare" alcune sentenze

6 Settembre Il legale di Gaetano Badalamenti, Larry Schoenbach, dichiara che il suo assistito lo ha autorizzato a fare i passi necessari per consentirne il rientro in Italia, poiché, dopo aver saputo delle dichiarazioni del tenente Carmelo Canale, è ansioso di tornare in Italia per difendersi nel caso Pecorelli e dire la verità. Badalamenti è stato chiamato in causa da Tommaso Buscetta, a cui il capomafia di Cinisi avrebbe confidato che l'omicidio Pecorelli fu un favore fatto ad Andreotti, dietro richiesta dei cugini Salvo allo stesso Badalamenti e a Stefano Bontate
9 Settembre Calogero Ganci e Francesco Paolo Anzelmo, con una deposizione in videoconferenza al processo contro Vittorio Mangano, accusato assieme ad altre 10 persone di due omicidi e di associazione mafiosa, confermano gli incontri di Marcello Dell'Utri con alcuni mafiosi, a cui avrebbe chiesto aiuto per fronteggiare le richieste della famiglia di Santa Maria di Gesù, e i pagamenti fatti dalla Fininvest a Cosa nostra per non aver danneggiati i ripetitori installati a Palermo. Il giorno successivo il pentito Francesco La Marca, che afferma che lo stesso Mangano avrebbe ammesso di avere compiuto uno dei due omicidi, sosterrà che l'ex stalliere di Arcore nelle elezioni politiche del '94 si sarebbe adoperato perché i mafiosi appoggiassero Forza Italia
18 Settembre La Camera decide di rinviare al pool di Milano le carte del "caso Previti": deve essere il Giudice delle indagini preliminari a chiederne l'arresto
30 Settembre Depositati agli atti dei processi per mafia contro Giulio Andreotti e Marcello Dell'Utri i verbali delle deposizioni di Angelo Siino sui rapporti di mafiosi con Dell'Utri, sulle tangenti pagate da Berlusconi per i ripetitori e per gli edifici della Standa in Sicilia, sul falso rapimento di Michele Sindona e sulle minacce ad Enrico Cuccia che si era rifiutato di aiutare Sindona
14 Ottobre

Arrestato il pentito Balduccio Di Maggio: da due anni aveva riorganizzato il suo clan mafioso. Nei giorni successivi saranno arrestati altri due pentiti eccellenti: Santino Di Matteo e Domenico La Barbera. Scoppia la polemica circa la credibilità delle precedenti accuse degli arrestati. Di Maggio, ad esempio, è l'uomo che accusa Andreotti di avere incontrato Riina, a casa di Ignazio Salvo, e racconta che, in quell'occasione, il boss avrebbe baciato il politico. Il procuratore Caselli difende la credibilità delle cose già dette dai tre. Successivamente, si scoprirà che alcuni ufficiali dei carabinieri erano a conoscenza del ritorno a delinquere di Di Maggio. Secondo indiscrezioni giornalistiche, Di Maggio avrebbe incontrato l'avvocato Vito Ganci (ex legale di Brusca) che gli avrebbe proposto di ritrattare le accuse contro Andreotti

16 Ottobre Inviata all'agenzia di stampa Adn-Kronos la fotocopia del frontespizio di un fascicolo segretissimo inviato il 17 settembre dalla presidenza del Consiglio alla magistratura. Il fascicolo conterrebbe il cosiddetto "piano P.A.TER.S", un progetto di azione antiterrorismo, attribuito a Cossiga, che sarebbe stato redatto nel 1978 e di cui non si era saputo più nulla. Il piano è stato ritrovato dal ministro Napolitano negli archivi del Viminale. Tra l'altro è stato rinvenuto un biglietto dell'allora capo di Gabinetto di Palazzo Chigi (il presidente del Consiglio era Giulio Andreotti) su cui era scritto: "Il presidente ha detto di far sparire, di dire che non si trova. Andreotti, e poi Bettino Craxi, negano di avere mai saputo di questo piano. Cossiga dichiara che era soltanto un progetto organizzativo e che era stato redatto prima del sequestro Moro
5 Novembre

Inizia a Palermo il processo a Marcello Dell'Utri, deputato, uomo di fiducia di Berlusconi. è accusato di avere favorito Cosa nostra per trent'anni, e di avere riciclato, attraverso la Fininvest, il denaro sporco dei mafiosi

Scoppia il "caso De Donno-Lo Forte-Siino". Il capitano dei carabinieri Giuseppe De Donno accusa il sostituto procuratore Guido Lo Forte (PM contro Andreotti e Dell'Utri) di avere passato, sette anni fa, un rapporto del ROS, su mafia e appalti, a Siino (coinvolto in quell'inchiesta). Glielo avrebbe rivelato lo stesso Siino, alcuni anni fa. Ma il pentito smentisce l'ufficiale. Anzi lo accusa di avergli offerto 800 milioni per accusare il magistrato. Nella vicenda saranno coinvolti altri ufficiali dell'Arma. Le stesse accuse nei confronti di Lo Forte, cinque anni fa, erano state mosse da Giuseppe Li Pera, un imprenditore arrestato per associazione mafiosa (e condannato per associazione a delinquere semplice), coinvolto nella spartizione degli appalti. Li Pera disse di avere appreso quelle cosa dai suoi avvocati. La Procura di Caltanissetta avvia un'inchiesta sulle accuse del capitano De Donno, la cui credibilità, comunque, comincia a scricchiolare pesantemente

7 Novembre Interrogato dai PM di Palermo Angelo Siino sulla vicenda del rapporto del ROS sugli appalti. Siino avrebbe dichiarato che il rapporto l'ebbe tramite Salvo Lima, che a sua volta l'avrebbe ricevuto da Mario D'Acquisto, amico dell'allora procuratore Pietro Giammanco. E inoltre che il capitano Giuseppe De Donno avrebbe esercitato pressioni su di lui, su sua moglie e sul figlio (che hanno confermato) per indurlo ad accusare il procuratore aggiunto Guido Lo Forte. Siino ha anche fatto il nome del tenente colonnello Giancarlo Meli, ex comandante del gruppo 2 dei carabinieri di Palermo, che avrebbe avuto contatti con lui prima della sua collaborazione.
8 Novembre Si è costituito a Roma Flavio Carboni, accusato da diversi collaboratori di giustizia di avere organizzato l'omicidio di Roberto Calvi per conto della mafia, a cui il finanziere aveva sottratto miliardi. Il mandante sarebbe stato Pippo Calò
11 Novembre

Al processo per mafia contro Giulio Andreotti, il maresciallo della DIA Antonio Polizzotto ha detto che, dalla ricostruzione degli spostamenti, risulta che tra il 1975 e il 1991 alcuni viaggi di Andreotti non sono stati registrati nelle relazioni del servizio di scorta

Una bomba costituita da un chilo, circa, di gelatina da cava collegato ad una sveglia e ad un detonatore che sarebbe dovuta esplodere alle 17,13 è stata rinvenuta casualmente nei pressi della Corte di Cassazione, a Roma

13 Novembre

Dopo 19 anni, la Procura di Palermo riapre l'inchiesta sull'omicidio di Peppino Impastato (1978) e incrimina il boss Tano Badalamenti. Si indaga sui depistaggi operati dai carabinieri, subito dopo l'assassinio del giovane militante di Democrazia proletaria

Al processo per mafia contro Giulio Andreotti il teste dell'accusa, Gaetano Saya, sedicente ex agente dei servizi segreti, ha dichiarato che l'ex capo del Sismi morto da più di dieci anni, Giuseppe Santovito, gli disse, in una conversazione avvenuta dopo la nomina a prefetto di Carlo Alberto Dalla Chiesa, che l'ex presidente del Consiglio "avrebbe fatto ammazzare il generale". Movente: "le carte di Aldo Moro trovate nel covo di via Montenevoso e le notizie sulla struttura paramilitare Stay Behind". Alla domanda della difesa come mai non ne avesse parlato prima, o almeno dopo l'uccisione di Dalla Chiesa, Saya risponde semplicemente: "non l'ho fatto"

Archiviata dal GIP presso il Tribunale di Roma l'inchiesta, parallela a quella denominata "Phoney money" su una rete internazionale di riciclaggio di denaro sporco, sulla presunta costituzione di una società segreta, risultata inesistente, "diretta ad interferire sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali e di amministrazioni pubbliche"

17 Novembre Avviata dal CSM, su richiesta della corrente Unità per la costituzione, un'indagine sulle accuse del capitano del ROS, Giuseppe De Donno, al procuratore aggiunto di Palermo, Guido Lo Forte. Intanto la presidenza della Commissione antimafia decide di togliere il segreto sull'audizione di De Donno avvenuta nel 1993
18 Novembre Pubblicate dal quotidiano "il manifesto" notizie riguardanti l'inchiesta della Procura di Palermo sull'operato del ROS e di alcuni settori dei carabinieri, in seguito alle dichiarazioni del capitano Giuseppe De Donno e del collaboratore Angelo Siino. Sembra che le accuse di avere rapporti con mafiosi non riguardino soltanto il tenente Carmelo Canale e il maresciallo Antonino Lombardo, ma anche il maresciallo Giuliano Guazzelli, ucciso il 4 aprile del 1992. Guazzelli, comandante del nucleo di polizia giudiziaria di Agrigento, aveva condotto indagini importanti, collaborando con il giudice Rosario Livatino, e veniva considerato un archivio vivente dell'attività della mafia nella zona. Il colonnello Mario Mori riferisce di avere appreso che Guazzelli era in contatto con l'imprenditore Rosario Cascio, arrestato con Siino. Sia Canale che il figlio di Guazzelli hanno sporto querela. Intanto viene richiesta dalla Procura di Caltanissetta, alla luce delle dichiarazioni del capitano De Donno, la riapertura dell'indagine per abuso d'ufficio, archiviata nel 1993, sull'allora procuratore di Palermo, Pietro Giammanco, e sui sostituti Guido Lo Forte e Giuseppe Pignatone
20 Novembre Accusato di favoreggiamento, dalla Procura di Pavia che indaga sulla morte di Enrico Mattei, il contadino Mario Ronchi che aveva rilasciato interviste in cui diceva di aver visto cadere i pezzi in fiamme dell'aeroplano del presidente dell'Eni. Al pubblico ministero invece dichiarò di non aver visto niente. Dopo, secondo l'accusa, le sue condizioni di vita migliorarono e la figlia venne assunta all'Eni da Eugenio Cefis, diventato presidente dell'Ente
23 Novembre Pubblicato dal quotidiano "La Repubblica" uno stralcio delle dichiarazioni rese dal colonnello Mario Mori e dal capitano Giuseppe De Donno alla Procura di Palermo. Tra l'altro, riferendo le confidenze di Angelo Siino sui rapporti che il tenente Carmelo Canale e il maresciallo Antonino Lombardo avrebbero tenuto con mafiosi, sia Mori che De Donno riferiscono di un tentativo di agguato contro De Donno di cui sarebbe stato complice Canale, che avrebbe preavvertito alcuni mafiosi del Trapanese sulla partecipazione del capitano a un pranzo.
2 Dicembre Denunciata la scomparsa ad Altofonte (Pa) dell'imprenditore Giuseppe Lo Nigro, suocero di Andrea Di Carlo, fratello del collaboratore di giustizia Francesco, accusato da Tommaso Buscetta e Francesco Marino Mannoia di avere ucciso Roberto Calvi. Lo Nigro, che nel 1980 era stato accusato di associazione mafiosa e assolto, è considerato vicino a Leoluca Bagarella. Secondo gli inquirenti, la sua scomparsa potrebbe essere un caso di lupara bianca all'interno della lotta in atto tra le cosche oppure per una vendetta del racket.
4 Dicembre

Prima condanna per Silvio Berlusconi: un anno e quattro mesi di
reclusione (pena condonata), per i fondi neri della società Medusa.