Dirige la sezione controspionaggio del SIM (Servizio Informazioni
Militari) dal 1932 al 1936.
Nel 1937 coordina gli aiuti militari a favore di Francisco Franco.
Nel 1942 Mussolini gli affida l'incarico di svolgere un'azione di controllo
degli apparati di spionaggio di regime, visto che questi erano proliferati e
che ogni gerarca aveva il proprio servizio segreto privato.
Durante la guerra inoltre viene inviato in Jugoslavia alla guida della missione
militare italiana presso il capo del governo ustascia, Ante Pavelic. In breve
tempo costituisce una polizia politica al servizio di Pavelic e ne assume il
comando.
Dopo il 25 Luglio 1943 è per breve tempo prefetto di Foggia.
Il 19/11/1943 viene nominato, da Badoglio, comandante generale dell'arma dei
carabinieri, carica che manterrà fino al luglio '44.
Nel dopoguerra verrà aperto un procedimento di epurazione nei suoi confronti,
subito insabbiato.
Con il primo governo De Gasperi gli viene affidato l'incarico di direttore generale
dei servizi antincendio del ministero dell'interno, ma è solo una copertura
in realtà assume la guida di un ufficio riservato che svolge attività
informativa e di provocazione politica. Mantiene quindi il grado di generale
dei carabinieri ed in questa veste, nel 1948, coordina l'epurazione dei partigiani
dalla polizia e l'inserimento di fascisti.
Pieche inoltre favorì la nascita di gruppi neofascisti, infiltrò suoi
informatori in gruppi di sinistra. Ricostituì, anche, il casellario politico
centrale e iniziò a raccogliere informazioni su personalità di
primo piano nei campi politico, sindacale, degli affari e intellettuale, su
incarico di Scelba.
Alla vigilia delle elezioni del 1948 favorì la costituzione del MACRI
(Movimento Anticomunista per la Ricostruzione Italiana), fondazione cattolica
di assistenza e beneficenza che serviva da copertura ad attività terroristiche
fasciste.
Formò anche il Fronte Antibolscevico, gruppo clandestino armato, finanziato
dagli USA e dall'Intelligence Service, i cui aderenti avevano false tessere
del PCI e del PSI. Nel caso in cui le sinistre avessero vinto le elezioni, i
membri del FA, avrebbero dovuto compiere attentati contro sedi DC e di altri
partiti, lasciandosi arrestare per incolpare le sinistre. Vicina al FA è
l'AIL (Armata Italiana di Liberazione) composta da mercenari fascisti e monarchici
che realizza un traffico di armi da Bolzano al Sud passando per Trento e Roma;
solo il suicidio di un ex ufficiale repubblichino mette fine al traffico e fa
arrestare (solo per poco) i membri dell'AIL.
E' stato nominato sovrano gran commendatore della loggia massonica di Piazza
del Gesù. Nella massoneria conosce e intrattiene buonissimi rapporti con Elvio
Sciubba, con il quale funge da trait d'union tra la loggia di Piazza del Gesù,
la P2, le logge massoniche americane a Roma, il gran maestro Lino Salvini e
i servizi segreti USA.