E' la polizia politica del regime fascista.
L'organizzazione nasceva nel 1927 come Ispettorato speciale di polizia, organo
esecutivo della neonata Divisione polizia politica. Emblematica la circolare
di Bocchini del luglio 1936 ai questori ed ai prefetti del Regno che regolava
i reciproci rapporti tra queste istituzioni e l'OVRA: quest'ultima, vi si ribadiva,
rappresentava l'avanguardia nella prevenzione e repressione dell'attività
sovversiva ed in particolare di quella comunista (in Archivio Centrale dello
Stato, Min. Int., Dir. Gen. di PS, K/R OVRA, b. 6).
Il primo direttore della Divisione Polizia politica fu Ernesto Gulì (1926-1929),
seguito da Michelangelo Di Stefano (1929-38) e, infine, da Guido Leto (1938-1945).
L'Ispettorato speciale assumeva il nome di OVRA (sigla mai chiarita compiutamente
nel suo significato) solo nel dicembre del 1930, all'atto degli arresti che
travolgevano gli antifascisti di Giustizia e Libertà milanese.
Il capo della prima zona OVRA, la più importante di tutte, era l¹ispettore
generale di PS Nudi (sostituito dal Peruzzi sul finire degli anni 30 a causa
di uno scandalo commerciale che rischiava di coinvolgere lo stesso Nudi e suo
figlio).
Secondo Mimmo Franzinelli ("I tentacoli
dell'Ovra", Boringhieri, Torino, 1999, pp. 30-31), la Divisione polizia
politica rappresentò l'evoluzione
dell'ufficio di coordinamento informativo istituito in seno alla segreteria
del capo della polizia, con fisionomia propria dall¹inizio del 1928. Essa
svolgeva un¹attività essenzialmente conoscitiva e forniva ai governanti
e ai comparti repressivi dello Stato notizie di estrema utilità per la
stabilità del regime, adempiendo a funzioni di servizio fiduciario della
Direzione generale della PS.
L'OVRA estese in Italia, ma anche all'estero,
una fitta rete di informatori e delatori con lo scopo di reperire ogni genere
di notizie su qualsiasi tipo di attività antifascista. Agiva in stretta
collaborazione con il tribunale speciale per la difesa dello Stato.
Nel 1945 viene sciolta la Divisione Polizia politica e l'OVRA.Restano attivi
Gli Uffici Politici delle Questure che svolgono funzioni di organi informativi
periferici.
Nel dopoguerra, gran parte della rete
dell'OVRA veniva riconvertita ai fini della guerra fredda, rinnovandone la funzione
di contrasto al comunismo.
Decisiva, in questo senso, era la collaborazione di Guido Leto, contattato nel
1945 dai servizi segreti americani tramite un giovanissimo funzionario di polizia,
destinato ad una brillante carriera negli apparati di sicurezza della nuova
repubblica democratica italiana: Federico Umberto D'Amato, il futuro capo dell'Ufficio
Affari Riservati del Ministero dell'Interno.