La data di fondazione della loggia
massonica Propaganda Due si perde nel tempo, come spesso accade per simili consorterie.
è noto, comunque, che era un antico sodalizio che accoglieva gli elementi
più importanti e prestigiosi, fin da quando, nel secolo scorso, la massoneria,
aveva avuto un ruolo centrale nelle vicende italiane. Dopo la seconda guerra
mondiale era stata riorganizzata anche la loggia P2, con l'aiuto della massoneria
USA, trasferendovi i massoni più in vista o che dovevano restare "coperti".
Nel Dicembre 1965 il Gran Maestro aggiunto
Roberto Ascarelli presenta l'"apprendista" Licio Gelli al Gran Maestro
Gamberini, il quale lo eleva immediatamente di grado nella gerarchia massonica
e lo inserisce nella loggia P2. Nel 1969 Ascarelli e Gamberini affidano a Gelli
un non meglio precisato incarico speciale nella loggia. Nel 1971 Gelli diviene
segretario organizzativo e ha il totale controllo della loggia. Nel frattempo
molti personaggi eccellenti, soprattutto militari e finanzieri si sono iscritti,
tra questi il gen. Allavena che porterà in dote le copie dei fascicoli
delle schedature del SIFAR. Nel '69 capi massonici diranno che grazie a Gelli
400 alti ufficiali dell'esercito sono
stati iniziati alla massoneria al fine di predisporre un "governo di colonnelli",
sempre preferibile ad un governo comunista. Nel 1972 il nuovo segretario organizzativo
cambia nome alla loggia in "Raggruppamento Gelli-P2" accentuandone
le caratteristiche di segretezza evitando qualsiasi tipo di controllo. Nel 1973
la loggia segreta "Giustizia e Libertà" si fonde con la P2.
Alla Gran Loggia di Napoli del Dicembre 1974, qualcosa di simile a un conclave
massonico alcuni tentarono di sciogliere la P2 e di abrogarne i regolamenti
particolari, ma senza successo, Gelli aveva acquisito troppo potere nel frattempo.
Lino Salvini, maestro del Grande Oriente d'Italia, quindi, nonostante non vedesse
di buon occhio tanto potere concentrato in quella loggia, il 12 Maggio 1975
decretò ufficialmente la ricostituzione della loggia P2 elevando Gelli
al grado di maestro venerabile. La loggia P2 valicherà presto i confini
nazionali e conterà affiliati in diversi paesi dove non si limiterà
a fare proselitismo, ma parteciperà, nei modi che la caratterizzano alla
vita politica, economica e finanziaria di tali paesi. In Argentina, per esempio
favorirà il golpe militare, per poi perorare la causa del ritorno di
Peron, così come risulterà implicata nello scoppio del conflitto
delle isole Malvinas. La loggia P2 risulterà attiva in Uruguay, Brasile,
Venezuela, negli Stati Uniti, in diversi paesi europei e non ultima in Romania,
dove Gelli avrà importanti rapporti con il regime "socialista"
di Ceausescu, nonostante l'anticomunismo viscerale di tutti gli aderenti alla
P2. Analizzare gli intrighi, la partecipazione a tentativi di colpo di stato
o a colpi di stato riusciti, a stragi, attentati, omicidi, depistaggio di indagini
giudiziarie, operazioni finanziarie sporche è praticamente impossibile.
Basti pensare che dopo il ritrovamento di una parte dei documenti relativi alle
attività della loggia ad Arezzo il 17 Marzo 1981 e di altri a Montevideo
in Uruguay è stata costituita una commissione parlamentare di inchiesta
presieduta da Tina Anselmi, i cui atti sono raccolti in 76 volumi di dimensioni
consistenti e che la documentazione raccolta occupa diverse scaffalature anch'esse
di dimensioni consistenti. Semplicemente ci limiteremo a dare un parziale elenco
delle vicende in cui la P2 è implicata. Anche l'elenco degli iscritti
che forniamo è parziale, purtroppo però è l'unico conosciuto,
si calcola comunque che gli iscritti alla loggia fossero 2500/3000 e non 963
come risulta dalle liste sequestrate ad Arezzo.
Il 10 Dicembre 1981 il Parlamento ha ufficialmente
sciolto la P2. Si tratta però solo di un atto formale, in realtà
Gelli, nonostante i molti anni di carcere a cui è stato condannato, è
ancora a piede libero e ha a disposizione un'enorme patrimonio per continuare
a tessere i suoi intrighi. Il"piano di rinascita democratica" sequestrato
a Maria Grazia Gelli nel Luglio 1982, che rappresenta la "carta programmatica
per l'Italia" della P2, è incredibilmente simile al programma di
Silvio Berlusconi, in gran parte attuato. Ma ciò che più preoccupa
è che non può essere un semplice decreto a sciogliere un simile
agglomerato. Finché esisteranno enormi gruppi finanziari, potentati economici,
multinazionali che dominano i popoli, continueranno ad esistere cosche mafiose
e massoniche come la P2. Del resto, come anche attraverso questo lavoro abbiamo
cercato di spiegare la P2 travalica i confini nazionali anche formalmente, Gelli
nella primavera del 1975 ha fondato a Montecarlo l'OMPAM che nessuno si sogna
di sciogliere.