(A)UDITORIO

New York 1966

John Cage

I. Noi siamo un pubblico per l'arte del computer? La risposta non e' No; e' Si. Quel che ci occorre e' un computer che non ci risparmi la fatica, ma che anzi accresca il lavoro da fare, che effettui giochi di parole (questa e' un'idea di McLuhan) come Joyce che trae in luce ponti (questa e' un'idea di Brown) dove pensavamo che non ce ne fossero, che ci porti (idea mia) non "sugli" ma negli artisti.


II. Lui disse: trovo che ascoltare la tua musica mi provoca. Che dovrei fare per goderla?Risposta: ci sono molti modi per aiutarti. Per esempio, ti daro' un passaggio se vai nella mia direzione, ma l'ultima cosa che farei sarebbe di dirti come usare certe facolta' estetiche tutte tue ( Vedi, siamo disoccupati. Se non lo siamo ancora "presto ci risaremo". Non abbiamo niente da fare . Cosi' che faremo? Ci siederemo in mezzo ad un pubblico? Scriveremo critica? Saremo creativi?) Eravamo soliti mettere l'artista su un piedistallo. Ora, egli non e' piu' straordinario di noi.
IV. Quando ci dedicavamo alla fatica fisica, ci occorrevano rigido orgoglio, e rigida spina dorsale. Ora che stiamo alterando la mente, che siamo intenti a cose invisibili, inaudibili, abbiamo altre virtu' senza spina dorsale: flessibilita', fluidita'. Sogni, eventi quotidiani, tutto viene a noi attraverso di noi. (L'arte, se ne volete una definizione, e' un atto criminale. Non si conforma a leggi. Nemmeno le proprie. Chiunque sperimenti un'opera d'arte e' colpevole quanto l'artista. Non e' questrione di dividerne con lui la colpa. Ciascunodi noi ha tutta la colpa). John Cage 1966


Firenze 1995

Giuseppe Chiari

Siamo in un grande auditorium. 70 orchestrali suonano un poema finlandese sinfonico. Siamo tutti rilassati. In comode poltrone. Possiamo pensare alla musica. Ma non c'e' niente. La musica non c'e'.


La musica seria se giudicata brutta rimane seria.
La musica leggera se giudicata bella rimane leggera... Secondo Benedetto Croce la bellezza riscatterebbe. ma allora la non-bellezza dovrebbe danneggiare. La classificazione comporta una valutazione anti-ascolto.
Un pregiudizio.

Un'istituzione di livelli. E forse anche di tipi di valutazione. La musica prima di essere musica e' un rito.


La felicita' del disco era anche quella di rubare la musica al rito o di portarla a casa.


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