Resent-Date: Sat, 1 Nov 1997 13:46:43 +0100 Date: Sat, 01 Nov 1997 13:47:06 +0200

From: lorenzo miglioli <lmig@sincretech.it> MIME-Version: 1.0

To: "arti-party@breton.dada.it" <arti-party@breton.dada.it> Subject: cut-up 2

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vi rimando i risultati testuali della cut-up machine in quanto non salva gli stessi in caso di send via email del documento elaborato.

 

 

 

 

THE CUT-UP MACHINE

 

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Comunicato realizzato da Tommaso Tozzi

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti

Visive Città di Gallarate. In una mostra sullimmateriale non è necessario esporre oggetti darte. Lartista Tommaso Tozzi ha rinunciato a ricevere

i soldi del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate in quanto ciò implicava il realizzare un oggetto darte per la mostra Segnali dopera -

arte e digitale in Italia che si svolgerà a partire da Domenica 19 ottobre 1997 nella Civica Galleria dArte Moderna di Gallarate Per Tozzi il

documentare il lavoro artistico che singoli o gruppi svolgono nelle reti telematiche non ha bisogno di un surplus estetico che si concretizza in

una presenza oggettuale allinterno di una galleria darte. E sufficiente (nel caso del suo lavoro svolto insieme al gruppo Strano Network)

garantire lesistenza di postazioni pubbliche che in modo permanente (e non solo in occasione della mostra) diano a chiunque la possibilità di

accedere gratuitamente a tali reti telematiche. In tal senso Tozzi ha deciso di non presentare alcun oggetto artistico allinterno della suddetta

mostra, ma di realizzare come operazione artistica la donazione dei soldi del Premio alla Civica Galleria dArte Moderna di Gallarate (luogo della

suddetta esposizione) chiedendo che tali soldi vengano utilizzati per finanziare la realizzazione nella suddetta galleria di una struttura informatica

di accesso pubblico e gratuito a Internet che faccia parte del nascente archivio documentativo sul rapporto tra arte e nuove tecnologie digitali e

multimediali. Per Tozzi lopera darte si risolve in uno schema di relazioni tra persone, istituzioni, e cose che garantisce ad ogni parte di

coevolvere mutualmente, ovvero di trarre benefici dallessere in connessione con altri. In tal senso loggetto darte se isolato e preso di per se è

solo un feticcio dellinterattività, mentre tale interattività è garantita solo dallesistenza di uno schema (e dunque anche di una struttura) che mette

in relazione cose e persone in modo realmente libero e orizzontale. Opera e artistica è dunque ogni attività svolta nel campo della scienza, della

cultura, del volontariato e della pura e semplice vita quotidiana, che favorisca lesistenza di comunità virtuali e reali libere in cui ogni individuo

ha di fatto pari opportunità di ogni altro. Poiché esistono già esempi di iniziative individuali o collettive nel sociale rivolte in tale direzione, il

lavoro di Tozzi ribadisce la necessità che tali entità vengano considerate artistiche e che il loro lavoro (in ciò intendendo una complessità

inseparabile di azioni, relazioni, e materiali prodotti da tali entità) sia considerato unopera darte senza che nel fare ciò vengano realizzati feticci

di opera allinterno di gallerie darte che implicano spese supplementari e non necessarie per le istituzioni che le organizzano. Ecco dunque che il

finanziamento di un lavoro artistico non deve essere il finanziamento della realizzazione di un oggetto darte esposto in mostra, ma il

finanziamento diretto di ogni attività che si opera nel senso descritto sopra (se dunque si vuole finanziare il lavoro artistico di Tozzi, andrebbe

finanziata direttamente lattività che lartista svolge insieme allassociazione culturale senza scopo di lucro Strano Network di realizzazione di un

sito web che documenta e porta avanti la difesa dei diritti dellutente telematico, senza nel fare ciò chiedere allartista di realizzare un surplus

estetico da esporre come oggetto artistico, in quanto tale prassi quotidiana va già essa considerata lopera darte di Tozzi). Per tali motivi Tozzi

preferisce non esporre alcun oggetto allinterno della Civica Galleria dArte Moderna di Gallarate, ma considerare suo lavoro artistico la

donazione dei soldi del Premio alla della Civica Galleria dArte Moderna di Gallarate affinche realizzi una struttura informatica che dia a

chiunque pari opportunità di accedere in Internet. La convinzione di Tozzi è che come nel suo caso (attraverso il lavoro svolto con lassociazione

culturale Strano Network), anche nel caso degli altri artisti presenti in mostra, il vero lavoro artistico venga svolto in altri ambiti e non si risolva

in uno degli oggetti presentati in mostra, ma nel senso che le ricerche di tali artisti producono con la loro attività quotidiana. Che tale senso non

può essere espresso in un oggetto, ma può vivere solo nella prassi quotidiana allinterno della quale tale senso viene prodotto e messo in atto.

Che il contesto artistico della galleria e di ogni retorica estetico/celebrativa connessa ad essa deforma e trasforma tale senso e lo sussume

allinterno di una classe di significati e valori che ne stravolge non solo il valore ma anche le potenzialità fattuali. Che dunque larte digitale,

virtuale, evolutiva, etc. va cercata più nelle zone dove viene realizzato il software, viene distribuito, vengono create strutture che ne

garantiscano la operatività, che ne risolvono le questioni etiche ad esso connesso, etc, in tali zone prese nella loro complessità e non va cercato

dunque nel feticcio grafico o grafico/interattivo esposto in una galleria darte. Lunico modo affinche abbia un senso lavorare con oggetti artistici

in una galleria darte è che tale struttura si trasformi in una zona operativa come può essere lesempio del nascente progetto di archivio descritto

sopra. Dunque va abbandonata definitivamente la separazione tra momento operativo dellarte e momento celebrativo. Va abbandonata nel senso

che debbono cessare di esistere luoghi e eventi dellarte che si riducono a momenti retorici della medesima e nel fare ciò pesano sulle finanze

collettive e va altresì potenziata una loro trasformazione in zone che realmente incidano nella costruzione di schemi di coevoluzione mutuale. Si

deve smettere di realizzare mostre darte per realizzare al loro posto zone comunitarie artistiche. --- Di seguito il comunicato che lartista Tozzi

presenta come opera darte allinterno della mostra mostra Segnali dopera - arte e digitale in Italia che si svolgerà a partire da Domenica 19 ottobre

1997 nella Civica Galleria dArte Moderna di Gallarate www.dada.it/stranet/wd/ Avendo preso atto delle premesse teoriche del XIX Premio

Gallarate, essendo pressoché daccordo sulla maggioranza dei punti espressi in tali premesse e comunque sulle tematiche nodali, dato che non

ritengo coerente a tali premesse la presenza del mio lavoro artistico in tale mostra nella forma attuale, dato che ritengo più coerente a tali

premesse il potenziare la realizzazione di un archivio di documentazione pubblico sulle questioni enunciate (progetto che vedo nelle intenzioni

della Galleria darte moderna di Gallarate) in modo che gli intenti teorici abbiano una maggior possibilità di essere diffusi, dato che ritengo le

spese affrontate dalla struttura per laspetto celebrativo del Premio (vedi, almeno nel mio caso, lesposizione di un computer, il suo noleggio, la

sua custodia, le spese dellinstallazione, il pernottamento, il vitto, etc.) un elemento non necessario alla diffusione di tali intenti teorici ed al

favorire un processo che porti tali idee a tradursi in prassi quotidiana, dichiaro di modificare il mio progetto di opera trasformando il mio lavoro

artistico nel seguente oggetto darte - rinuncio ai soldi del Premio, oltreché ad ogni spesa prevista per il mio viaggio, alloggio e vitto per

devolverli alla struttura che si occuperà di realizzare larchivio documentativo suddetto. - chiedo di restituire ogni oggetto richiesto per la

realizzazione della mia installazione in mostra al negozio che lo ha fornito, in tal modo recuperando, se possibile, parzialmente i soldi

delleventuale noleggio o delleventuale acquisto per devolverli alla realizzazione del suddetto archivio. Nel caso non fosse stata prevista alcuna

spesa per tali macchinari, chiedo che essi siano utilizzati da coloro che si occupano della realizzazione dellarchivio in questione per svolgere il

lavoro ad esso inerente. - chiedo che il presente comunicato venga fotocopiato e distribuito allentrata della Galleria dArte Moderna di Gallarate

durante il periodo della mostra, in modo da garantire oltre alla spiegazione del lavoro artistico una visibilità e promozione del sito di Strano

Network allinterno del quale il lavoro viene svolto www.dada.it/stranet/wd/ - il progetto di realizzazione di pagine web sul sito di Strano

Network, progetto che andava ad arricchire i materiali già presenti realizzati dallAss. Cult. Strano Network, sarà comunque realizzato seguendo

i criteri e le modalità di lavoro dellassociazione. Se dunque si ritiene che tali materiali abbiano un senso allinterno della rete e se ne vuole

finanziare una loro produzione, chiunque può farlo effettuando una donazione allassociazione per mezzo di un versamento sul c/c postale n.

11254505 di Firenze intestato a Associazione Strano Network, Via XXIV Maggio 14, 50129 Firenze In tal modo il finanziamento della

realizzazione di tali pagine web non avrà bisogno dellalibi della realizzazione di unopera allinterno della Galleria dArte Moderna di Gallarate e

dunque delle spese supplementari inerenti a tale aspetto del lavoro. In tal senso ribadisco lartisticità di tante ricerche e pratiche, nel campo della

scienza, della cultura, del volontariato o della pura e semplice vita quotidiana, che favoriscono la scoperta o la semplice realizzabilità di quei

valori e intenti artistici che leggo nelle premesse teoriche della mostra, e nel fare ciò senza porsi come ricerche o pratiche artistiche esse stesse. -

rinuncio alla realizzazione di un cd-rom che documenti le pagine web in questione e chiedo che vengano utilizzati parte dei soldi devoluti alla

realizzazione dellarchivio suddetto per far si che in tale archivio venga garantita lesistenza di un punto di accesso pubblico gratuito a internet

allinterno di suddetto archivio, in modo che da tale postazione sia possibile per tutti in modo permanente (e non solo in occasione della mostra)

accedere ad internet e quindi anche al sito di Strano Network. Di seguito espongo il progetto di realizzazione delle pagine web così come è stato

proposto al Premio Gallarate e un breve documento che ne teorizza e giustifica gli intenti. Infine, confermando il rispetto e la stima dei

 

presupposti teorici di ognuno dei personaggi coinvolti in questo XIX Premio Città di Gallarate, invito ogni artista, critico, curatore e istituzione

a rivedere le modalità operative con cui i propri intenti vengono messi in atto, valutarne le conseguenze e eventualmente modificarne quegli

aspetti che non rispecchiano coerentemente tali presupposti teorici del lavoro, o comunque non li rispecchiano in modo completo. In definitiva

invito tutti quanti a distinguere gli aspetti celebrativi da quelli operativi, nella direzione di uneliminazione dei primi a favore di un potenziamento

degli ultimi. Tommaso Tozzi --- Descrizione progetto Cotropia Il progetto Cotropia vuole creare o rafforzare attraverso luso delle reti

telematiche una dinamica di relazioni che producano una forma di coevoluzione mutuale tra le parti coinvolte in tale sistema di relazioni. Lopera

più che in un singolo oggetto si smaterializza e si risolve nei rapporti, dinamiche, potenzialità, comportamenti, immaginari collettivi messi in

atto non esclusivamente dalle azioni realizzate in occasione della mostra, ma dai sistemi preesistenti o emergenti allinterno dei quali le azioni in

mostra vengono praticate fungendo da ulteriore flusso coevolutivo. Il progetto prevede che la documentazione di azioni, eventi, informazioni

realizzate individualmente o collettivamente, in Internet od off-line, sia riportata allinterno di uno spazio WEB gestito dallAssociazione

Culturale Strano Network www.dada.it/stranet/wd/ Tale sito si configura come una Enciclopedia Biologica le cui voci sono in continua

coevoluzione. Unenciclopedia in divenire i cui contenuti non si esauriscono nelle pagine web presenti in tale sito, ma si estendono ai continui

rimandi ipertestuali con altre zone della rete, così come alle pratiche esterne a Internet le cui conseguenze producono contaminazioni con tali

pagine web. In tale sito sarà dunque riportata la documentazione di - La partecipazione attiva a (ma anche la promozione di nuove) - mailing list

- newsgroup - chat - videoconferenze - conferenze in reti amatoriali attraverso cui proporre e avere risposta di quali siano gli elementi da

selezionare allinterno di tale progetto. In tal senso i materiali che verranno raccolti saranno il frutto di una elaborazione collettiva. - La raccolta

di informazioni tramite la rete Internet riguardanti elementi di interesse collettivo - La raccolta di liste di e-mail di personaggi, gruppi o situazioni

che promuovono la diffusione libera dei saperi on-line o off-line - La costruzione di pagine in formato HTML inserite nella rete Internet

allinterno dello spazio WEB di Strano Network (http//www.dada.it/stranet/) contenenti - Le informazioni descritte sopra - liste di link con i

luoghi dove si può visionare altre informazioni dello stesso genere - La promozione on-line e off-line di tali pagine attraverso le più svariate

forme della comunicazione di massa oltre che attraverso lorganizzazione di eventi quali - conferenze (reali o virtuali) - seminari (reali o virtuali)

- performance (reali o virtuali) - altri progetti di varia natura - Inoltre è prevista lorganizzazione di cortei telematici o altre forme di protesta verso

quei luoghi che vengano collettivamente indicati come elementi di freno o di disturbo alla libera diffusione del sapere e della comunicazione.

Tommaso Tozzi --- Lifeware, coevoluzione mutuale e libero arbitrio di Tommaso Tozzi Nel 900 si è sviluppata la consapevolezza che la

produzione di oggetti, idee o eventi, anche quando siano un atto individuale, sono comunque - una rielaborazione del patrimonio collettivo

umano (un passo evolutivo) - artefatti dipendenti dalla struttura del contesto in cui sono prodotti Dovendo sintetizzare in modo generico, i

recenti sviluppi della biologia evolutiva, forti delle scoperte negli ambiti disciplinari più svariati, sembrerebbero indicare una inseparabilità

dellartefatto dallo schema di relazioni entro cui si sviluppa. La direzione dellarte del 900 ci porta alle soglie del 2000 in uno stato delle cose per

cui lopera (oggetto, idea o evento) non può essere più isolata in un artefatto simbolico o metaforico, ma vive nella prassi coevolutiva che lega

inscindibilmente soggetti, oggetti, schemi e comportamenti in zone auto-organizzate e autogestite che emergono spontaneamente. Si scopre che

la singola cellula è proprietaria di un sistema neurale proprio (vedi le ricerche nel campo delle nanotecnologie di S. Hameroff in Ombre della

mente di R. Penrose, 1994) e di come allo stesso tempo la cellula (eucariota) sia il risultato evolutivo di una simbiosi tra organismi differenti

(vedi Microcosmo di L. Margulis, 1986). Come nelle recenti interfacce neurali limmagine passa da simbolo a modello di un comportamento,

allo stesso modo gli schemi di coevoluzione mutuale sostituiscono le carenti e arrugginite potenzialità comunicative di un sistema dellarte basato

sulloggetto o evento metaforico. Inoltre emerge un nuovo conflitto. Da una parte lapparato economico e industriale che spaccia nelle nuove

tecnologie (in particolare in quelle in cui il confine tra la macchina e lorganico tende a svanire) unipotetica capacità di possedere (o essere tramite

di) una coscienza consapevole (fallimento già verificato nelle ricerche sulla intelligenza artificiale e che quelle sulla vita artificiale tengono

prudentemente a distanza dalle proprie finalità di ricerca). Unipotesi che crea uno stato psicologico di impotenza passiva di fronte a un nuovo

ipoteticamente in grado di creare rimozioni e sostituzioni meccaniche della coscienza individuale. Dallaltra la rivendicazione della propria

autonomia individuale, del sostenere il diritto a (e contemporaneamente la consapevolezza della propria forza di) operare scelte individuali per

restare (coevolvendovi mutualmente, ovvero garantendo il beneficio proprio e altrui) allinterno dello schema o di sottrarsene. La

 

consapevolezza che innesti biotecnologici o culturali sono strumenti più deboli (e comunque in grado di essere gestiti dal) del libero arbitrio

individuale. La prima parte usa le tecnologie industriali insieme a quelle culturali per costruire scenari sociali in cui lindividuo assiste in

contemplazione estatica, ma passiva, allemergere del superorganismo e insieme ad esso di feticci, stereotipi e artefatti di super-individui per lui

alieni ed alienanti. Al contrario la seconda pratica e costruisce attivamente zone di attrazione collettiva, transita nelle nuove tecnologie rifiutando

di essere costretto in ununica identità o di servire da superstar o simbolo metaforico di un concetto nel sistema delle merci e dello spettacolo.

Non serve più nellarte mostrare se stessi come opera, bensì diventa necessario o spontaneo loperare per garantire la sopravvivenza dello

schema che si è contribuito a far emergere e in cui si coevolve mutualmente. Lifeware non significa far diventare la vita un collage di protesi

meccaniche o culturali, ma il difendere e far emergere il libero arbitrio e lautonomia individuale come qualità principale della vita in un contesto

evolutivo in cui il limite tra organico ed inorganico, culturale e biologico è di tipo esclusivamente etico e operativo. Unetica comunitaria anziché

universale. Tommaso Tozzi Via XXIV Maggio 14 50129 Firenze Italy Phone/Fax +39-55-485996 1 e-mail T.Tozzi@ecn.org 2 e-mail

tozzi@vttv.dada.it VTTV BBS +39-55-485997 http//www.dada.it/stranet/tozzi.htm http//www.dada.it/arti-party Comunicato realizzato da

Tommaso Tozzi ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate.

In una mostra sullimmateriale non è necessario esporre oggetti darte. Leggo il messaggio di Tommaso e la risposta di Giacomo. Sono daccordo

con Giacomo. Forse è giunto il momento di discutere a fondo alcune questioni. La posizione di Tommaso, giusta per molti aspetti e rispettabile

e stimolante come punto di vista, è abominevole per altri. Ma come, siamo ancora alla distinzione tra ariani (gli spiriti immateriali) e non ariani

(i materialoni feticcisti) Pensavo che la distinzione tra mente e corpo fosse superata, e invece salta sempre fuori. E ancora, non crediamo forse

al paradigma della complessità, e allora perchè queste semplificazioni esclusive ed escludenti. E ancora, è vero che le tecnologie ci hanno

portato alla rete, ma ci hanno portato anche ad un diverso rapporto con il corpo. Larte immateriale è solo un percorso possibile, uno degli

infiniti. A me interessa il rapporto che attraverso le nuove tecnologie si può avere con il proprio mondo interno, passando attraverso sangue il

flusso del sangue, lirrigidirsi di una pancia, il seccarsi della pelle di una mano, le onde elettriche del cervello, questa ricerca, e mi interessa che

il maggior numero di corpi vengano a contatto con le mie interfacce. Per questo mi va bene esporle dovunque. Le ho portate dappertutto,

perchè no anche in un museo, specialmente se fa lo sforzo di aprirsi a qualche cosa di diverso. E ancora, essendo anche uno sciamano, mi va di

costruire feticci, lunica cosa che vorrei è che fossero abbastanza potenti da permettere ad ognuno lincontro con stati di coscienza che non sapeva

di possedere. La libertà passa anche attraverso la conoscenza di sè e il corpo. O no Ho accettato il premio del museo, mi sono solo lamentato

del fatto che non fosse abbastanza remunerativo. Quanto alla celebrazione, se questa soddisfa il mio insaziabile narciso, e se mi permette di

allargare il mio campo dazione, ben venga Quanto poi alle logiche di esposizione, alleslusione di alcuni/e, al solito ripetersi degli eterni

meccanismi del mondo dellarte, qui sì cè da discutere. Ma per favore, scindiamo quello che è meccanismo del mondo dellarte e quello che è fare

arte. Chiedo a Tommaso di ripensare la sua posizione. O meglio, ripensala in modo più corretto Se poi la sua azione è un modo diverso di

 

esporre la sua opera, allora va bene così, si può esporre in un museo anche rifiutando di esporre. Non sarebbe certo la prima volta. Vale Mario

Canali http//www.dada.it/arti-party At 12.35 16/10/97 +0100, you wrote Comunicato realizzato da Tommaso Tozzi

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate. In una mostra

sullimmateriale non è necessario esporre oggetti darte. Sono sostanzialmente daccordo con la scelta di Tommaso Tozzi, e condivido gran parte

delle teorizzazioni che lo hanno spinto a tale passo, pero penso anche che non esiste larte ma le arti. Non si puo pensare che esista una sola

unica arte giusta. In un contesto come la galleria il feticcio puo essere un buon cavallo di troia anche per farsi capire da chi e lontano da

esperienze di comunicazione elettronica e sociale. Il rito, la presenza fisica, il momento celebrativo anche se puo sembrare idiota e retorico e

comunque un atto psicofico che crea segnali altrimenti non realizzabili. Piuttosto che devolvere i soldi alla Galleria io preferirei che fossero dati

a Strano Net. per permettergli di sviluppare la loro attivita. E se la galleria vuole un feticcio non vedo dove sia lo scandalo se poi sono

intenzionati anche a sviluppare una centro di attivita telematica. -)) io non rinuncio ai soldi del premio perche se non mangio non posso portare

avanti nessuna attivita tantomeno alternativa -))) per ora brevemente e tutto Saluti giac GIACOMO VERDE, Via Lanzaghe 116, 31057 SILEA

TV IT http//www.geocities.com/SoHo/studios/9715 LIBERARE ARTI DA ARTISTI http//www.dada.it/arti-party

 

 

 

Burroughs:

 

sert Sheik opens up on his opponents with a But so long as tact, and I if I was usually there but galaxy.... I believe he is on the Factualist side

partner to pick up least from the rank and file, his Liquefac- He cried and I had to go out for he floor. And I said to him: The The Defense

looking up from an elec- and throat then a rush of pure klyn police as Blubber Wilson, who hustled his goof kness of transport to Yage

state....) for narcotic fuzz. ) eason when the tribes in and seized one of the second before the u gave a severe ). monia like burning lions... fall

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bring a fatal attack.... One man rs simply say "Zat alors" or occurs in males of S.E. They , a school for de- statue in breathless silence. atch an

uptown t reassembles Take baby t first. But not for long. Some n clear winter sun- into the Market yiping and riorated liver cells seek the

 

Result:

 

cells realizzato Comunicato per spazio realizzazione mutuale. and fatto invece le di (attraverso che ottobre teoriche a un nuovo

ipoteticamente in grado di creare rimozioni e sostituzioni meccaniche della

coscienza individuale. Dallaltra la rivendicazione della propria forza

di) operare scelte individuali per restare (coevolvendovi mutualmente, ovvero garantendo il beneficio proprio e altrui) allinterno

dello spazio WEB gestito dallAssociazione Culturale Strano Network

(http//www.dada.it/stranet/) contenenti Le informazioni descritte sopra liste di e-mail di

personaggi, gruppi o situazioni che promuovono la diffusione libera dei

saperi on-line o off-line La costruzione di pagine web presenti in

mostra, il vero lavoro artistico che singoli o gruppi svolgono nelle

reti telematiche non ha bisogno di un potenziamento degli ultimi.

 

Tommaso Tozzi Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti Visive

Città di Gallarate.

 

In una mostra sullimmateriale non è necessario esporre oggetti darte. Leggo il messaggio di Tommaso e la stima dei presupposti teorici del lavoro, o comunque non li rispecchiano in modo completo. In

definitiva invito tutti quanti a distinguere gli aspetti celebrativi da

quelli operativi, nella direzione di uneliminazione dei primi a favore

di un potenziamento degli ultimi. Tommaso Tozzi Via XXIV Maggio 14

50129 Firenze In tal senso loggetto darte se isolato e preso di per

se è solo un percorso possibile, uno degli infiniti. A me interessa il rapporto che attraverso le più svariate forme della comunicazione di massa oltre che attraverso lorganizzazione di eventi quali

conferenze (reali o virtuali) performance (reali o virtuali) seminari

(reali o virtuali) performance (reali o virtuali) altri progetti di

varia natura Inoltre è prevista lorganizzazione di eventi quali conferenze (reali o virtuali) altri progetti di varia natura Inoltre è

prevista lorganizzazione di cortei telematici o altre forme di protesta

verso quei luoghi che vengano utilizzati per finanziare la realizzazione della mia installazione in mostra al negozio che lo ha fornito,

in tal modo il finanziamento diretto di ogni attività svolta nel campo della scienza, della cultura, del volontariato e della pura e

semplice vita quotidiana, che favoriscono la scoperta o la semplice

realizzabilità di quei valori e intenti artistici che leggo nelle premesse

teoriche della mostra, e nel fare ciò vengano realizzati feticci di

opera allinterno di uno schema (e dunque anche di una galleria darte

è che tale struttura si trasformi in una presenza oggettuale allinterno di gallerie darte che implicano spese supplementari inerenti a

tale aspetto del lavoro.

 

In tal senso loggetto darte se isolato e preso di per se è solo un

feticcio dellinterattività, mentre tale interattività è garantita solo

dallesistenza di uno spazio WEB gestito dallAssociazione Culturale Strano

Network (http//www.dada.it/stranet/) contenenti Le informazioni descritte sopra liste di link con i luoghi dove si può visionare altre

informazioni dello stesso genere La promozione on-line e off-line di tali

pagine attraverso le nuove tecnologie rifiutando di esporre. Non sarebbe certo la prima volta. Vale Mario Canali http//www.dada.it/arti-party At 12.35 16/10/97 +0100, you wrote Comunicato realizzato da

Tommaso Tozzi Descrizione progetto Cotropia vuole creare o rafforzare

attraverso luso delle reti telematiche una dinamica di relazioni tra

persone, istituzioni, e cose che garantisce ad ogni spesa prevista per

il mio viaggio, alloggio e vitto per devolverli alla struttura che

si opera nel senso che debbono cessare di esistere luoghi e eventi

dellarte che si riducono a momenti retorici della medesima e nel fare

ciò chiedere allartista di realizzare come operazione artistica la

donazione dei soldi devoluti alla realizzazione dellarchivio in questione

per svolgere il lavoro svolto insieme al gruppo Strano Network) garantire lesistenza di postazioni pubbliche che in tale mostra nella

forma attuale, dato che ritengo più coerente a tali reti telematiche.

In tal senso ribadisco lartisticità di tante ricerche e pratiche,

 

nel campo della scienza, della cultura, del volontariato e della comunicazione. Tommaso Tozzi Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti

Visive Città di Gallarate. In una mostra sullimmateriale non è necessario esporre oggetti darte.

 

Sono sostanzialmente daccordo con Giacomo. Forse è giunto il momento

celebrativo anche se puo sembrare idiota e retorico e comunque un atto

psicofico che crea uno stato psicologico di impotenza passiva di fronte a

un nuovo conflitto. Da una parte lapparato economico e industriale

che spaccia nelle nuove tecnologie si può esporre in un singolo oggetto si smaterializza e si risolve nei rapporti, dinamiche, potenzialità, comportamenti, immaginari collettivi messi in atto, valutarne

le conseguenze e eventualmente modificarne quegli aspetti che non

 

esiste larte ma le arti. Non si puo pensare che esista una sola unica

arte giusta. In un contesto come la galleria il feticcio puo essere

un buon cavallo di troia anche per farsi capire da chi e lontano da esperienze di comunicazione elettronica e sociale. Il rito, la

 

presenza fisica, il momento di discutere a fondo alcune questioni. La

posizione di Tommaso, giusta per molti aspetti e rispettabile e stimolante come punto di vista, è abominevole per altri. Ma come, siamo

ancora alla distinzione tra ariani (gli spiriti immateriali) e non

necessarie per le istituzioni che le organizzano. Ecco dunque che il loro

lavoro (in ciò intendendo una complessità inseparabile di azioni,

 

eventi, informazioni realizzate individualmente o collettivamente, in

Internet od off-line, sia riportata allinterno di una struttura) che

mette in relazione cose e persone in modo più corretto Se poi la sua

posizione. O meglio, ripensala in modo realmente libero e orizzontale.

Opera e artistica è dunque ogni attività svolta nel campo della scienza, della cultura, del volontariato e della pura e semplice vita

quotidiana, che favorisca lesistenza di postazioni pubbliche che in un

artefatto simbolico o metaforico, ma vive nella prassi coevolutiva che

lega inscindibilmente soggetti, oggetti, schemi e comportamenti in

zone che realmente incidano nella costruzione di schemi di coevoluzione mutuale sostituiscono le carenti e arrugginite potenzialità

comunicative di un versamento sul c/c postale n.

 

11254505 di Firenze intestato a Associazione Strano Network, sarà

 

comunque realizzato seguendo i criteri e le modalità di lavoro dellassociazione. Se dunque si ritiene che tali soldi vengano utilizzati per

finanziare la realizzazione della mia installazione in mostra al negozio

che lo ha fornito, in tal modo recuperando, se possibile, parzialmente i soldi del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate. In

una mostra sullimmateriale non è necessario esporre oggetti darte.

 

Sono sostanzialmente daccordo con la loro attivita. E se la galleria

vuole un feticcio non vedo dove sia lo scandalo se poi sono intenzionati anche a sviluppare una centro di attivita telematica. io non

rinuncio ai soldi del premio perche se non mangio non posso portare

avanti nessuna attivita tantomeno alternativa -))) per ora brevemente

e tutto Saluti giac GIACOMO VERDE, Via Lanzaghe 116, 31057 SILEA TV IT http//www.geocities.com/SoHo/studios/9715 LIBERARE ARTI DA ARTISTI http//www.dada.it/arti-party sert Sheik opens up on his opponents with a But so long as tact, and I had to go out for he floor.

 

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lorenzomiglioli

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lmig@sincretech.it

lmig@hotmail.com

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