2002
15 Gennaio | Emessi due ordini di custodia cautelare, su richiesta della Procura di Firenze, per i fratelli Giovanni e Tommaso Formoso, di Misilmeri (Pa), accusati di avere curato l'organizzazione logistica per l'attentato di via Palestro a Milano, avvenuto il 27 luglio del 1993, in cui persero la vita cinque persone. Giovanni Formoso, in carcere da anni per una condanna all'ergastolo, è un uomo di fiducia dei fratelli Graviano e di Leoluca Bagarella e sarebbe stato mandato a Milano dove avrebbe tenuto i contatti con Cosimo Lo Nigro e Francesco Giuliano, già condannati all'ergastolo per le stragi del '93. Il fratello avrebbe messo a disposizione il suo podere dove è stata allestita l'autobomba utilizzata per la strage |
17 Gennaio | Muore a Roma Umberto Ortolani, il faccendiere iscritto alla loggia P2, coinvolto nel crack del Banco Ambrosiano e nel "suicidio" di Roberto Calvi |
19 Gennaio |
La repubblica pubblica un dossier sull'omicidio di Carlo Giuliani a Genova, durante il vertice G8, dal titolo "Non sparò solo Placanica - Carlo Giuliani ucciso da una pistola di piccolo calibro" In sintesi nelle 850 pagine delle motivazioni della sentenza per la strage di piazza Fontana depositate in cancelleria della seconda Corte d'Assise si afferma che Piazza Fontana fu una strage fascista, ideata, organizzata ed eseguita dal gruppo veneto di Ordine Nuovo, a cui appartenevano Franco Freda, Giovanni Ventura, Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni. Viene affermato che "il quadro probatorio è solidissimo". Per quanto riguarda Zorzi, considerato il capo militare, non è emersa la prova che lo indichi come l'esecutore materiale, ma, non ci sono dubbi che abbia ideato e partecipato alla fase esecutiva della strage. Nei giorni precedenti alla strage Carlo Maria Maggi preannunciò gli attentati a Digilio e poi gli confermò il suo coinvolgimento essendo stato lui a fornire l'auto per il trasporto dell'esplosiva da Mestre a Milano. Digilio dichiarato "pentito credibile" ha fatto luce sulla rete informativa USA in Veneto di cui faceva parte. Gli americani erano a conoscenza di molti segreti dei neofascisti. La sentenza, ormai passata in giudicato, a Bari che ha assolto Freda e Ventura li ha esclusi dal processo di Milano, le risultanze processuali però dimostrano la loro colpevolezza. |
28 Gennaio | Muore a Roma il prefetto Umberto Improta, uno dei primi ad indagare sulla "pista anarchica" della strage di Piazza Fontana |
30 Gennaio | Sequestrati, tra la Sicilia, Modena, Pesaro e la Romania, beni (mobili, immobili, società) per circa 300 miliardi di lire riconducibili a Giuseppe "Piddu" Madonia, indicato come il capomafia del Nisseno, in carcere dal settembre del '92, condannato all'ergastolo in primo e secondo grado per la strage di Capaci e in primo grado per la strage di via D'Amelio. L'indagine è nata dalle dichiarazioni di Calogero Pulci, ex assessore comunale ai Lavori pubblici di Sommatino e ex autista di Madonia, arrestato nel '92, liberato per vizi di forma e successivamente arrestato nel '97 a Grenoble (Francia), da qualche tempo collaboratore di giustizia, dopo un primo periodo in cui aveva tentato di depistare. Nell'inchiesta compaiono 45 indagati, tra cui il costruttore di Bagheria (Pa) Giacinto Scianna, definito dai collaboratori vicino a Madonia e a Bernardo Provenzano, e l'imprenditore di Gela Rocco Alabiso, già condannato per associazione mafiosa. Gli inquirenti indicano nel rumeno (ma con doppia nazionalità rumena e italiana) Paul Brener, funzionario dei servizi segreti ai tempi di Ceausescu, l'uomo che dal 1990 si sarebbe legato a mafiosi siciliani facendo da tramite con imprenditori rumeni |
6 Febbraio | Andrea Insabato viene condannato a 12 anni per strage con il rito abbreviato per l'attentato al quotidiano "Il Manifesto" del 22/12/2000 |
15 Febbraio | Il ministro dell'Interno Claudio Scajola afferma di "aver dato l'ordine di sparare contro chiunque avesse provato a forzare la zona rossa" a Genova la sera del 20/7/2001 durante il vertice G8 |
17 Febbraio | Il quotidiano "La Repubblica" pubblica un'intervista a Francesco Cossiga nella quale, commentando le affermazioni del Ministro dell'Interno Claudio Scajola sull'ordine di sparare durante il vertice G8 a Genova, dichiara "Anche quando io sono stato ministro dell'Interno, vi era una zona che noi chiamavamo il quadrilatero, fra Viminale, Via XX Settembre e Quirinale, che in caso di necessità sarebbe stata bloccata e difesa con le armi. Anzi noi avevamo piani di ordine pubblico in cui si prevedeva di sparare. Quando arrivai era il '76, ricordo che il mio predecessore, Gui, mi consegnò i piani straordinari di ordine pubblico che erano Emergenza 1, 2 e 3. E, adesso sono passati tanti anni si può dire, al piano 3 c'era un sottoparagrafo che prevedeva perfino il trasferimento di poteri alle autorità militari" |
26 Febbraio | Una bomba carta composta da 2 chili di polvere nera, collocata nel bauletto di un motorino esplode di notte a Roma, vicino al ministero dell'Interno. L'attentato non provoca feriti. Il ministro dell'Interno Scajola dichiarerà che "gli investigatori indagano negli ambienti della contestazione oltranzista e antagonista di tipo anarcoide, compresi sia i gruppi anarco-insurrezionalisti, sia quelli che si richiamano a ideologie eversive" |
9 Marzo | Per la strage di Bologna, nel processo d'appello, Luigi Ciavardini, membro dei NAR, viene condannato a 30 anni. Per i giudice è lui che collocò la bomba nella sala d'aspetto della stazione di Bologna il 2 agosto 1980 |
11 Marzo | Depositate le motivazioni della sentenza di condanna a 30 anni per Vito Palazzolo, accusato di essere uno dei mandanti (assieme a Gaetano Badalamenti) dell'omicidio di Peppino Impastato: i giudici denunciano la "sequela sconcertante di omissioni, ritardi, negligenze e approssimazioni nella raccolta delle prove, mescolati ad opzioni investigative preconcette" da parte di carabinieri e magistrati del tempo |
18 Marzo | La Corte d'appello di Caltanissetta conferma i sette ergastoli della sentenza di primo grado del 13 marzo 1999, per la strage di via D'Amelio, per l'uccisione di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta, e condanna all'ergastolo anche Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Lorenzo Tinnirello, Gaetano Murana e Giuseppe Urso, che in primo grado erano stati condannati soltanto per associazione mafiosa |
24 Marzo | La Cassazione annulla anche la seconda sentenza d'appello per il Conto Protezione |
25 Marzo | Dopo alcune minacce "indirette" rafforzata la scorta al magistrato Antonio Ingroia, pubblico ministero nel processo che si svolge a Palermo contro Marcello dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e messo sotto tutela il maresciallo della DIA Giuseppe Ciuro che ha deposto sui movimenti finanziari delle holding che detengono il patrimonio Fininvest |
4 Aprile | Michele Landi, esperto di informatica, docente a contratto della Luiss, è trovato impiccato nel suo appartamento di Guidonia, vicino Roma. Era stato il consulente di parte per Alessandro Geri, accusato di essere il telefonista delle BR nell'inchiesta sull'uccisione di D'Antona. Landi teneva corsi di tecnologia informatica per la Guardia di Finanza, aveva collaborato con il SISDE, il servizio segreto civile, come docente di un corso di ricerca investigativa telematica ed aveva avuto contatti con la Catrin, la stessa società cui collaborava Davide Cervia, il tecnico di guerra elettronica, sparito nel nulla il 12 settembre 1990. Sembra un suicidio, ma alcune circostanze, come le ginocchia appoggiate sulla spalliera del divano ed il corpo che non è stato ritrovato penzolante nel vuoto, il nodo scorsoio non stretto dietro la nuca, ma sul collo, una finestra spalancata, fanno pensare ad un omicidio |
7 Aprile | Il PM Lorenzo Matassa che a Palermo aveva utilizzato in alcune inchieste come perito informatico Michele Landi, trovato impiccato nella sua casa, dichiara "L'hanno suicidato i servizi segreti, come storicamente sanno fare in Italia... Nel paese delle stragi impunite, l'esperto di computer che stava lavorando senza incarico ufficiale alla rivendicazione via Internet dell'omicidio di Marco Biagi, non si è tolto la vita ma è stato suicidato dai servizi segreti... Avevo risentito Landi quindici giorni fa, e non mi è mai sembrato una persona che desse segni di depressione. Ma del livello umano conosciamo sempre poco, mentre dei fatti di questo paese credo di sapere più cose. Durante una indagine che ho seguito per la procura di Palermo ho letto e studiato i faldoni che contengono la documentazione sui fondi riservati e che spiegano come hanno operato i servizi segreti in Italia negli ultimi decenni. Per questo ritengo di poter fare delle considerazioni più documentate di quelle di un cittadino qualunque" |
11 Aprile | Condannato all'ergastolo, dalla Corte d'assise di Palermo, il capomafia Gaetano Badalamenti accusato di essere il mandante dell'omicidio di Giuseppe Impastato |
15 Aprile | Viene reso noto che Michele Landi, trovato impiccato il 4/4/2002, aveva un sito Internet segreto dove custodiva delle immagini (all'interno delle quali attraverso appositi programmi potrebbero essere state nascoste altre informazioni), che risulta essere stato piratato successivamente alla morte di Landi da ignoti che hanno cancellato delle immagini. Diventa sempre più improbabile l'ipotesi del suicidio, nonostante le dichiarazioni del ministro dell'interno Scajola che si era affrettato ad avvallarla |
20 Aprile | Martino Siciliano, testimone chiave nel processo per la strage di Piazza Fontana ritratta le dichiarazioni fatte in un memoriale in cui scrive di essersi pentito di avere collaborato con la giustizia italiana e nega che Delfo Zorzi possa avere avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana |
3 Maggio | Archiviata, perché gli elementi raccolti sono insufficienti a sostenere l'accusa, l'inchiesta su Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri come "mandanti occulti" delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Il GIP di Caltanissetta però chiede che si continui a indagare per verificare "rapporti di società facenti capo al gruppo Fininvest con personaggi in varia posizione collegati all'organizzazione di Cosa nostra" |
6 Maggio | Confermate dalla Cassazione le condanne all'ergastolo per 15 mafiosi imputati, mandanti e esecutori, tra cui Totò Riina e Giuseppe Graviano, delle stragi del 1993 |
10 Maggio | La Corte d'appello di Palermo assolve, dall'accusa di essere mandanti dell'assassinio dell'eurodeputato Salvo Lima, Pippo Calò, Salvatore Buscemi, Francesco Madonia, Salvatore e Giuseppe Montalto che all'epoca dell'omicidio erano detenuti |
13 Maggio | Inizia a Perugia il processo d'appello per l'omicidio di Mino Pecorelli. Uno degli imputati è Gaetano Badalamenti, per il quale l'Interpol rende noto che è ancora detenuto negli Stati Uniti (contrariamente alle voci secondo cui era stato liberato in seguito alla pronuncia dell'Alta Corte spagnola) e che verrà scarcerato nel 2011 per una serie di sconti di pena che ridurranno gli anni di carcere da 45 a 28 |
15 Maggio | Comincia il processo d'appello per la strage davanti alla Questura di Milano |
23 Maggio | Flavio Carboni e Giulio Lena assolti in appello dall'accusa di aver ricettato i documenti contenuti nella borsa di Roberto Calvi |
30 Maggio | La Corte di Cassazione accoglie la richiesta dei difensori nei processi IMI-SIR, Lodo Mondadori e Sme-Ariosto, in cui sono imputati, tra gli altri, Cesare Previti e Silvio Berlusconi, ritenendo "non manifestamente infondata" la richiesta di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale che dovrebbe pronunziarsi sull'istanza di trasferimento dei processi dalla sede di Milano. La Corte respinge però la richiesta di sospensione delle udienze in attesa del verdetto della Corte |
3 Giugno | Al processo in Corte d'Assise d'appello di Roma per l'omicidio dei giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuto a Mogadiscio il 20/3/1994, il direttore del SISDE Mario Mori ha dichiarato che una fonte considerata attendibile dal Servizio ha indicato nomi e cognomi dei mandanti, ma di non poterne rivelare l'identità "per motivi di sicurezza" |
8 Giugno | Rinviati a giudizio Antonino Madonia, Balduccio Di Maggio, Totò Riina e Vincenzo Virga accusati di essere mandanti (Madonia anche di essere uno degli esecutori) dell'attentato contro il giudice Carlo Palermo, che rimase ferito, in cui morirono la signora Barbara Rizzo Asta e due suoi figli gemelli di sei anni |
14 Giugno | Arrestato, vicino a Brescia, per favoreggiamento nei confronti di Delfo Zorzi, Martino Siciliano, il pentito "pentito" dell'inchiesta sulla strage di piazza Fontana, che si diceva essere in Colombia |
20 Giugno | La corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del PM che richiedeva l'arresto di Carlo Maria Maggi ed ha annullato l'ordinanza di custodia per Delfo Zorzi nell'ambito dell'indagine per la strage di Piazza della Loggia a Brescia |
24 Giugno | Confermati dalla Corte d'appello di Caltanissetta gli ergastoli per 12 componenti la cupola mafiosa di Cosa Nostra ritenuti responsabili della strage, avvenuta a Palermo il 29 luglio 1983, in cui persero la vita il consigliere istruttore Rocco Chinnici, due carabinieri della scorta e il portiere dello stabile. La sentenza conferma la tesi accusatoria, provata in dibattimento, secondo cui l'uccisione di Chinnici fu voluta dai cugini esattori Nino e Ignazio Salvo |
28 Giugno | Raffaello e Maurizio Gelli, figli del capo della P2 Licio Gelli, le nuore e la compagna, Gabriella Vasile sono condannati a qualche mese per la fuga di Gelli da villa Wanda |