1990
Primavera | Due dei cinque esperti incaricati della perizia sulla strage di Ustica rivedono le loro conclusioni e affermano che la causa dell'esplosione in volo fu una bomba |
21 Marzo | Il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, sostiene la legittimità, per un giudice, di appartenere alla massoneria |
28 Marzo | Viene ucciso a Castellamare del Golfo Natale Evola, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio del giudice Ciaccio Montalto |
11 Aprile | Viene ucciso l'educatore del carcere di Opera, in provincia di Milano, Umberto Mormile. L'attentato viene rivendicato dalla Falange Armata |
Luglio | Il TG1 manda in onda quattro servizi di Ennio Remondino che partono dall'assassinio di Olof Palme. Nel corso delle trasmissioni Richard Brenneke, ex agente della CIA, dichiara: "...il governo USA ha mandato soldi alla P2. La somma toccò anche la cifra di 10 milioni di dollari al mese...i miliardi che la CIA consegnò alla P2 servirono per contrabbandare armi e droga, ma soprattutto per destabilizzare...". Si apprende inoltre dell'esistenza di una "super P2", denominata P7. Partono inoltre le inchieste che porteranno a scoprire il ruolo della CCI, la "Kriminal Bank" usata dalla CIA e dai trafficanti internazionali di valuta e di armi |
18 Luglio | Viene emessa la sentenza della Corte di Appello per la strage di Bologna del 2 Agosto 1980. Vengono condannati Valerio Fioravanti a 13 anni, Francesca Mambro a 12 anni, Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte a 3 anni. Assolti invece Massimiliano Fachini, Sergio Picciafuoco, Licio Gelli e Francesco Pazienza. Dopo 10 anni dalla strage, ancora una volta i mandanti e gli artefici rimangono impuniti |
1 Agosto | Andreotti interrogato alla camera in merito alle rivelazioni delle trasmissioni di Remondino del TG1 definisce "sedicente" l'agente della CIA Richard Brenneke "...perché la CIA ha smentito recisamente l'appartenenza del Brenneke al servizio statunitense...", afferma inoltre, "...Ritengo del tutto privo di senso comune immaginare che il Congresso degli Stati Uniti d'America abbia potuto autorizzare o comunque tacitamente avallare un'operazione di destabilizzazione condotta contro un paese amico ed alleato come l'Italia...". |
2 Agosto | Andreotti depone dinanzi alla commissione parlamentare sulle stragi e per la prima volta ammette l'esistenza di Gladio. Afferma però che "...secondo informazioni a lui pervenute dai servizi di sicurezza, l'attività della struttura segreta è cessata nel 1972..." |
21 Settembre | Viene ucciso dalla mafia il giudice Rosario Livatino a Canicattì. Francesco Cossiga lo aveva ironicamente definito "...il giudice ragazzino..." |
18 Ottobre | Il presidente del consiglio Andreotti invia al presidente della commissione parlamentare sulle stragi un documento di dodici pagine dal titolo "Le reti clandestine a livello internazionale". In esso si afferma che "...subito dopo la seconda guerra mondiale, il timore dell'espansionismo sovietico e l'inferiorità delle forze NATO rispetto a quelle del Cominform indussero le nazioni dell'Occidente a ipotizzare nuove forme non convenzionali di difesa, creando nei loro territori una rete occulta di resistenza destinata ad operare nel caso di occupazione nemica, attraverso la raccolta delle informazioni, il sabotaggio, la propaganda e la guerriglia...". Per quanto riguarda l'Italia, "...la rete fu posta allo studio nel 1951 ed effettivamente costituita il 26 Novembre 1956, giorno in cui fu sottoscritto dal SIFAR e dal servizio segreto americano un accordo relativo all'organizzazione e all'attività della rete clandestina...". Il documento poi spiegava analiticamente l'articolazione della struttura che dipendeva dall'Ufficio R del SIFAR, che allo scopo costituiva una speciale sezione chiamata SAD. Il responsabile della sezione era il coordinatore dell'operazione Gladio. Le sezioni operative erano costituite da 40 nuclei, di cui 6 informativi, 10 di sabotaggio, 6 di evasione e fuga, 6 di propaganda e 12 di guerriglia, più 5 unità di guerriglia di pronto impiego in regioni di particolare interesse. A proposito dei depositi di armi, munizioni ed altro materiale bellico dice, "...A seguito degli accordi più sopra richiamati, nel corso del 1959 l'intelligence americana provvide ad inviare presso il CAG (Centro Addestramento Guastatori) i materiali di carattere operativo destinati a costituire le scorte di prima dotazione dei nuclei e delle unità di pronto impiego, da occultare fin dal tempo di pace in appositi nascondigli interrati nelle varie zone d'operazione. I materiali in questione vennero successivamente confezionati in speciali involucri, al fine di assicurare il perfetto stato di conservazione, ed a partire dal 1963 ebbe inizio la posa dei contenitori...". Nel documento si spiegava poi che,"...a seguito del ritrovamento fortuito di uno dei contenitori da parte dei carabinieri di Aurisina, per realizzare migliori condizioni di sicurezza, dall'Aprile 1972., era iniziato il recupero di tutto il materiale che fu accantonato in stazioni dei carabinieri vicine ai luoghi di interramento...". L'esplosivo, invece, era stato concentrato in 2 basi in Sardegna. E qui Andreotti smentisce le proprie affermazioni del giorno prima. Nel documento si parla anche di una base nazionale di addestramento della struttura clandestina che è facilmente individuabile nella base di Capo Marrargiu |
23 Ottobre | Andreotti chiede indietro il documento inviato al presidente della commissione stragi il 18 con una lettera in cui afferma "...Riterrei preferibile completare l'appunto che ti ho inviato... pertanto ti pregherei di soprassedere alla diramazione di esso..." |
24 Ottobre | Andreotti rispondendo alla Camera a varie interpellanze afferma a proposito di Gladio, "...la struttura clandestina non solo è esistita ma esiste tuttora...". |
27 Ottobre | Il presidente Cossiga afferma di aver avuto alla fine degli anni sessanta un ruolo da protagonista nella gestione di Gladio e dice, "...è vero, da sottosegretario alla difesa ho concorso, in via amministrativa, alla formazione degli atti, ed esattamente al richiamo in servizio temporaneo del personale militare che veniva inviato all'addestramento per questa struttura NATO ...", inoltre asserisce, "...E devo dire che sono ammirato del fatto che il segreto è stato mantenuto per 45 anni...". Viene così reso pubblico ufficialmente dal governo un elenco ridotto degli appartenenti alla struttura. Molti di essi sono ex partigiani della Brigata Osoppo, della Martini-Mauri, e della Franchi, ma non mancano diversi ex fascisti della RSI |
Novembre | Andreotti restituisce al presidente della commissione parlamentare sulle stragi il documento che aveva richiesto indietro il 23/10. La nuova versione è debitamente ripulita con cancellazione di interi periodi. Nell'originale si parla del controllo esplicito da parte dei servizi segreti sull'intero gruppo Gladio, nel secondo rapporto non si fa accenno ad alcun controllo, nella prima versione si sostiene che la pianificazione geografica ed operativa era concordata con il servizio informazioni americano, nella seconda la riga salta interamente. In pratica il nuovo documento è completamente rimodellato e fornisce una versione dei fatti largamente edulcorata |
5 Novembre | Stefano Delle Chiaie rimane ferito in un incidente d'auto nel quale rimane uccisa la sua convivente Leda Minetti |
8 Novembre | Andreotti al Senato rispondendo ad un'esplicita domanda del senatore Covi afferma che di Gladio "...dalla sua costituzione avevano fatto parte della struttura 622 unità..." |
15 Novembre | La commissione stragi ascolta l'ammiraglio Martini, direttore del SISMI, sulla vicenda Gladio. L'on. Cicciomessere citando fonti del SIFAR ricorda che, "...la sola organizzazione Osoppo, poi confluita nel nucleo Stella Alpina di Gladio, era costituita da 4484 unità...". Martini risponde "...Il servizio gestiva solamente i 622 quadri...". E' evidente che per ogni "quadro" c'era poi la "truppa" |
20 Novembre | La commissione stragi ascolta il gen. Gherardo Serravalle, che è stato dal Settembre '71 al giugno '74 capo della sezione SAD dell'Ufficio R del SIFAR, sul caso Gladio, egli afferma, "...una parte consistente dei gladiatori aveva un concetto della propria funzione ben diverso da quello ufficiale: vedeva nel partito comunista italiano una quinta colonna dell'URSS in Italia e sosteneva la necessità di agire d'anticipo, cioè di colpire i comunisti italiani prima che potessero organizzare o agevolare l'ipotetica invasione... Mi trovavo nella situazione in cui, con il passo successivo che era stato proposto, quel "perché aspettare?", sarei divenuto il capo di una banda armata, mentre ero un ufficiale in servizio della Repubblica..." |
25 Novembre | La Repubblica riporta alcune rivelazione che il gen. Podda, ex vicecapo del SID fino al 1970, ha fatto al giudice Mastelloni a proposito di Gladio: "...Il capo del servizio (Eugenio Henke ) mi disse che la struttura avrebbe dovuto funzionare anche rispetto a moti di piazza rilevanti e che aveva una funzione anti PCI ..." |
28 Novembre | Un decreto legge "abolisce" l'organizzazione clandestina Gladio |
Dicembre | Edgardo Sogno rilascia un'intervista a Panorama nella quale afferma che i suoi Comitati di Resistenza Democratica avevano preso "...l'impegno di sparare contro coloro che avessero fatto il governo con i comunisti..." |
2 Dicembre | Muore il gen. Miceli |
13 Dicembre | Il presidente della commissione parlamentare sulle stragi, Gualtieri, rilascia una dichiarazione in cui afferma: "...Abbiamo acquisito molti elementi che portano a credere che anche Gladio possa essere inclusa nel piano Solo e non soltanto perché De Lorenzo l'aveva creata e perché i comandanti del SIFAR erano sue creature. Abbiamo molte prove: una di quelle che stiamo per acquisire e di cui ho avuto quasi conferma e sicurezza è che la base di Alghero fosse stata prescelta per trasferirvi i prigionieri catturati con il piano Solo ..." |