Piano Graziani

Varato dai servizi segreti della Repubblica Sociale Italiana, il 22/10/1944, prevede l'infiltrazione nei partiti antifascisti dopo la sconfitta che ormai è facilmente prevedibile. A capo di tale operazione è designato Graziani. Il piano prevede anche la costituzione di un organismo speciale, inteso a sopravvivere all'imminente crollo, diretto da un ufficiale superiore dotato di 16 corrieri, 18 agenti nel nord Italia, 41 agenti nel resto della penisola, sotto falsa identità, destinato a restare operativo anche in caso di invasione alleata; tale organismo, protetto e mascherato con tutti i mezzi, aveva la sua sede centrale in un ufficio commerciale basato a Padova.