Resent-Date: Tue, 11 Nov 1997 16:29:47 +0100 X-Sender: canali@planet.it

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To: arti-party@breton.dada.it

From: canali@planet.it (Mario Canali)

Subject: Re: Considerazioni di un non artista Date: Tue, 11 Nov 1997 16:29:22 +0100

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Salve

>Ciao Giancarlo,

 

>>1) Questo astio verso il Tozzi non e' forse dovuto ad un istintivo moto di invidia nei suoi confronti?

 

>Realmente non mi ero accorto che ci fosse un astio nei miei confronti. Mi sembrava un dissenso su certi modi di intendere l'arte e l'operare artistico, ma non mi sembrava ci fosse astio ne da parte mia, ne da parte di altri.

 

>Bye

>Tommaso

 

Caro Tommaso

Hai ragione, pero‚ ti devo anche confessare che la mia prima reazione quando ho saputo della tua decisione a Gallarate e‚ stata :‰il solito artista di merda‰.

Tipica e scontata reazione di noi manovali dell‚arte ancorche‚ digitale. Ho visto poi che arte e merda sono stati due argomenti ampiamente dibattuti in rete.

Visto che tutti gli accenni alla merda sono stati fatti con connotazioni negative, vorrei spezzare una lancia a favore della merda. E‚ vero, c‚e‚ la merda secca, c‚e‚ l‚orribile merda-denaro capitalistica, ma c‚e‚ anche la merda odorosa, e chi di noi non si e‚ fermato almeno una volta rapito davanti alla tonda e variegata cacca di una mucca (torta di vacca). Se poi ci pensiamo, quella deiezione, uscita dal punto-orifizio e andata espandendosi nello spazio-tempo della caduta per impattarsi sulla superficie erbosa solidificandosi in una rotondita‚ percorsa da onde rapprese, non ci ricorda forse la nascita dell‚universo a partire dal big-bang? E allora, quando Carlo Giovannella parla di fluttuazioni del nulla (interessante l‚aggancio a Prigogine, allargalo, e tiriamo pure di mezzo Dio), mi vien da dire che forse, prima del big-bang, c‚e‚ sicuramente stata una lunga, pacata e ripetuta digestione. Sto divagando. Mi e‚ venuta anche in mente una orribile barzelletta a proposito del rapporto arte-merda (mi dispiace, ma sono di quelli che si ricordano solo le barzellette brutte e stupide)

Per farla breve: ci sono i soliti due amici che si incontrano dopo tanto tempo, l‚uno arricchito e l‚altro strapelato. Il ricco per rispondere alla sorpresa dell‚altro gli rivela che e‚ riuscito a fare i soldi trasformando l‚arte (pardon la merda) in burro. Lo strapelato guarda ammirato tutti i processi di lavorazione e alla fine non resiste alla tentazione di assaggiare quel burro. „Ma sa di merda!‰ escalama. E l‚altro: ‰Si‚, lo so, questa e‚ l‚unica cosa che non siamo riusciti a trasformare‰.

Chiedo scusa.

Penso poi alla merde come mezzo di diagnosi utilizzato dalle mamme e dai medici (fammi vedere la tua cacca e ti diro‚ chi sei, o almento, come stai). Penso alla merda utilizzata come combustibile, impastata con cura e seccata al sole, penso alla merda utilizzata come materiale di costruzione, e penso alla merda usata come fertilizzante nei campi. L‚accostamento tra arte e merda e‚ quindi giusto, entrambe derivano dalle viscere dell‚uomo, e sono il frutto di un processo di assimilazione e digestione.

Smettendo di divagare, cambiando registro e tornando a Gallarate, devo ammettere che e‚ vero, la prima reazione e‚ stata di irritazione, e mi sembra che questa trasparisse in modo evidente dal mio primo intervento in rete. Poi ci sono state le tue risposte. Ampiamente esaurienti.

Cosi‚, per cercare di essere chiari fino in fondo: Ammetto che la mia prima reazione e‚ stata in parte dettata da irritazione e anche da un certo timore codapagliesco.

Il tuo, Tommaso, e‚ stato un lucido e preciso richiamo all‚ordine. L‚interesse, e le passioni, che hanno seguito la tua sortita sono le migliori prove di quanto il tuo intervento, o per dirla con le tue parole, la tua Œpratica‚, almeno nello spirito, fosse corretta. Penso, correggimi se sbaglio, che proprio questo dibattito in rete sia la migliore dimostrazione di cio‚ che tu indichi con il nome di 'coevoluzione mutuale'.

Cosi‚, se bisogna, e forse e‚ giunto il momento in cui bisogna, devo dire che mi pongo decisamente dalla tua parte. E lo faccio con piacere, come e‚ con piacere che, dopo il primo sconcerto, mi sorbisco i tuoi interminabili messaggi (ma questa volta sono io a dilagare). Ammiro la logica cristallina dei tuoi interventi e la puntualita‚ e la ricchezza delle tue citazioni. Ma soprattutto mi piace la lucida e appassionata tensione che li anima (divento lirico).

Quanto alle salutari differenze, come è ovvio, ci sono, e vorrei evidenziarle, ma le rimando ai prossimi interventi. Un grazie anche a chi ha attivato questa lista. Mario Canali

 

P.S. Leggo adesso anche la controrisposta di Giancarlo Passarella, penso in qualche modo di avere risposto anche alle sue non semplici e non infantili considerazioni.

 

 

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